AVEZZANO - Il Penne cade ad Avezzano; la sconfitta di per sè non fa notizia, non fa notizia se si ricorda che i biancorossi per la quinta gara consecutiva devono fare a meno dei due attaccanti titolari Contini e Nunziato, e soprattutto se si considera il fatto - decisamente non indifferente - dell'infortunio occorso in settimana ad Antic che costringe giocoforza Torti e re-inventarsi Stellato centrale di fianco a Fulco. Ma purtroppo la stagione maledetta è confermata dal fatto che in fin dei conti ben poco c'entrano le assenze, visto che la gara di ieri altro non è stata che la conferma di una squadra, vuota, scarica, incapace minimamente di mettere apprensione ad un avversario, neanche quando questo sia l'Avezzano di ieri squadra che incappa in una giornata decisamente storta ed in discesa sotto il punto di vista del gioco. La gara di ieri in pratica è stata la conferma del non-gioco già visto in occasione dell'andata, di fronte quindi una squadra (l'Avezzano) apparsa piuttosto modesta e svogliata contro un'altra squadra (il Penne) in imbarazzante stato mentale, incapace di affilare tre passaggi consecutivi e priva di quel peso specifico fondamentale non solo in attacco ma anche in fase di impostazione. Praticamente il film della stagione sembra semplicemente sconvolgente; all'inizio era la difesa a non funzionare, i biancorossi giocavano un discreto calcio, il centrocampo reggeva grazie anche alla smagliante forma dell'ormai (ex) centrocampista-goleador Piccolo e i gol arrivavano, ma la difesa che definire disastrosa è un eufemismo, vanificava il tutto con errori e sviste clamorose che sono costati diversi punti per strada. Poi improvvisamente, la società corre ai ripari ed acquista un uomo di esperienza del livello di Antic capace non solo di mettere le sue indubbie qualità al servizio della squadra ma anche (e soprattutto) di far crescere nel complesso un reparto di per sè carente (Fulco è ormai un pò che non commette errori, neppure ieri dove anche senza Antic ha saputo imbavagliare il temutissimo bomber Fuakuputu). Ma ecco che arriva il nuovo problema, ovvero assodato che Contini e Nunziato mancano, il centrocampo decide di smettere di giocare (in particolare Piccolo) e l'innesto di Cognata non basta da solo a cercare di risollevare le sorti della squadra. I dati di queste 5 gare senza le due punte sono eloquenti: 1 sola rete segnata (alla prima gara con la Sant), ed un digiuno di reti che dura ormai da 360 minuti; di contro la difesa ha subito in questi 5 match "solo" 4 reti, e dico "solo" dal momento che due di queste sono arrivate in una gara (quella di Cagli) nel momento in cui il Penne si è trovato in doppia inferiorità numerica (9 contro 11) e con Antic uscito per un piccolo infortunio. Significato? Che l'annata è maledetta, si aggiusta una cosa e se ne rovina un'altra, e sinceramente pare essere questo l'elemento più preoccupante in chiave salvezza aldilà di una classifica che per quanto sembri disastrata in questo momento è facilmente recuperabile soprattutto se si considera il fatto che il Riccione distante solo 3 punti da noi a quanto pare versa in una crisi terribilmente nera. Per cui c'è chi sta peggio di noi, ma a guardare questa situazione pare assai complicato fare qualsiasi discorso di tal sorta. La salvezza diretta pare solo un sogno (a meno che non si facciano 3-4 vittorie consecutive, allo stato attuale pare impossibile), si può invece puntare tranquillamente alla zona play-out ma la cosa che mi chiedo è piuttosto chiara. Arrivare ai play-out per cosa, con una squadra con questo tipo di carattere??? Sicuramente in occasioni del genere a Penne potremmo tranquillamente puntare al fattore ambientale in casa (ma di meno) ma soprattutto in trasferta visto che quei 300-400 pennesi in occasioni simili si spostano tranquillamente, ma questo discorso vale se si andrebbero ad affrontare compagini del calibro di Verucchio, Centobuchi o Pergolese (con rispetto parlando e solo per fare qualche nome a caso), se invece si andassero ad affrontare formazioni come Tolentino o Maceratese ad esempio, con società e giocatori abituati a certi tipi di pressione allora la vedo bruttissima, non tanto sotto il profilo tecnico (nè i cremisi, nè i biancorossi mi sono sembrati tanto meglio del Penne, anche se entrambe si sono rinforzate) ma sotto quello caratteriale che manca notevolmente alla nostra squadra, e la gara di ieri ne è il perfetto emblema.
Alla fine nonostante una condotta di gara scellerata, il punticino da Avezzano lo si poteva tranquillamente riportare soprattutto se si considera il fatto che alla fine la sconfitta di misura è arrivata su penalty causato da un intervento maldestro quanto inutile da parte di Safon dopo 18 minuti di gioco. Avevamo detto dell'infortunio di Antic, ebbene Torti schiera Palena in porta, linea difensiva con gli esterni Safon (sx) e A.Carota (dx) e coppia centrale Fulco-Stellato, in mediana Poziello, Gamboni, Basilavecchia (che prende il posto di Ricci) e Cognata, con Piccolo a supporto di Del Gallo. Formazione-tipo per i marsicani, unica assenza quella del difensore Curcio squalificato. La cronaca del match è piuttosto scarna vista la piattezza che l'ha contraddistinta. La N.Avezzano ha da subito preso in mano le redini del match e le ha tenute per tutti i 90 minuti senza però mai creare vere e proprie trame di gioco ed opportunità, approfittando di un Penne sceso in campo più che altro per timbrare il cartellino. Il colpo di testa di Del Gallo terminato nettamente alto nei primi minuti è solo l'illusione di vedere finalmente i biancorossi tornare a segnare; l'Avezzano inizia a prendere campo e dopo un primo tentativo, ed una punizione respinta a terra da Palena, sigla il gol-vittoria. Innocuo cross in area e Mancini entrato in contatto con l'ingenuo Safon termina a terra; il signor Crispino di Catanzaro non esita e concede il penalty ai padroni di casa che lo stesso Mancini non fallisce spiazzando nettamente Palena. La gara riprende senza discostarsi dal copione in cui era iniziata, anzi, il gioco assume una piega tale da risultare maggiormente piatto e scialbo. Ancora Del Gallo ci prova alla mezz'ora ma il suo colpo di testa tra due difensori non causa assolutamente problemi all'estremo Ianni che agguanta la sfera senza assolutamente alcuna difficoltà. Al rientro in campo dopo l'intervallo non si vede nessun cambio, e del resto un Penne in emergenza di certo non ha sostituti all'altezza, mentre i locali capito l'andazzo provano solo a tenere a bada il Penne, riuscendoci più che per meriti loro per demeriti dei biancorossi incapaci di alzare il ritmo del match. La ripresa è peggio della prima frazione con il Penne che si affaccia (e dico solo affaccia) dalle parti di Ianni in 3 occasioni. Due volte su calcio piazzato, il primo con un tiro in porta di A.Carota che termina ampiamente a lato, il secondo con Piccolo che mette una palla tagliata a centroarea trovando l'opposizione di Ianni con i pugni. Del Gallo poi, evidentemente poco conscio della difficile situazione attuale, prende palla sulla trequarti ed anzichè tentare l'azione prova un irritante pallonetto (tralaltro con Ianni tra i pali) che viene controllato agevolmente dall'estremo locale e si spegne nettamente alto, così tanto per mandare in collera compagni e soprattutto appassionatissimi tifosi vestini anche ieri in buon numero al seguito della squadra. 1-0 per l'Avezzano, risultato inevitabile. Ora rientrano Contini e Nunziato e domenica tra le mura amiche c'è il Cattolica ultimo in classifica; niente più prove d'appello ora DAVVERO conta solo vincere!!!!
NUOVA AVEZZANO-PENNE 1-0 (1-0) - 21/01/2007
N.AVEZZANO: D.Ianni, Di Fabio, Antonelli, Coppola, Paolacci, M.Ianni, Gamba (11'st Albertazzi, 44'st Zahoud), Bosco, Fuakuputu, Fuoco, Mancini (22'st Maniscalco). A disposizione: Catalani, Damiani, Battaglia, Fedele. Allenatore: Perri
PENNE: Palena, A.Carota, Safon (36'st D'Ercole), Basilavecchia (39'st Ricci), Stellato, Fulco, Gamboni, Cognata, Del Gallo, Piccolo, Poziello (13'st G.Carota). A disposizione: Di Vincenzo, Sfamurri, Francia, Serano. Allenatore: Torti
Arbitro: Crispino di Catanzaro
Rete: 17'pt rig.Mancini
Note: angoli 2-2. Ammoniti Mancini, A.Carota, Bosco, G.Carota, Fuoco. Spettatori 800 circa
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