Giocare in dieci di questi tempi è un lusso che il Penne proprio non può permettersi, soprattutto se si considera che senza Contini e Nunziato lì davanti non si riesce a tenere il pallone per più di tre secondi, considerato che Del Gallo pur dandosi da fare come un dannato appare costantemente "spuntato" non potendo contare tralaltro su un uomo in grado di assisterlo degnamente. L'espulsione susseguente di Nardi altro non è che l'emblema caratteriale di questo Penne; stiamo parlando di un giocatore dell'88 direte, ma che senso ha già ammoniti allontanare la palla stupidamente tralaltro in un momento in cui i pesaresi pur spingendo sull'acceleratore non erano ancora riusciti a farsi vedere dalle parti di Soccio. Per non parlare della sfortuna poi che ha costretto Antic alla doccia anticipata dopo pochissimi minuti dall'avvio del secondo tempo. Errori difensivi alla fine non ce ne sono stati, ma probabilmente con un Antic così prodigo di consigli ed in grado di mettere a proprio agio anche giocatori come Fulco finora costantemente in difficoltà, probabilmente la storia del match sarebbe potuta svolgersi diversamente. Ma inutile a stare qui a rimuginare sui "ma" e sui "sè", la storia di questo campionato sta ampiamente dimostrando quanto sia possibile precipitare nel baratro per colpa di qualche giocatore cui ad evidenza poco importa la causa biancorossa; probabilmente molti non avranno digerito l'addìo di Taglialatela accasatosi al Venafro, ma da questo piccolissimo particolare è facilmente rinvenibile la differenza tra il giocatore (quello vero) ed il finto uomo. Chi non se la sentiva di proseguire verso questo progetto era libero di andarsene, e il centrocampista napoletano con onestà si è fatto da parte conscio ad evidenza anche delle sue ultime prestazioni incolori. Occhio che l'ingaggio che recepiva Taglialatela era piuttosto elevato per cui questo particolare non può di certo dare adito a conclusioni diverse; ora sarebbe quindi il momento che anche altri si facessero da parte o nel caso nessuno arrivi a tali conclusioni, che lo facesse la società perchè ci sono giocatori che vista e considerata la fragilità psicologica ed in menefreghismo che li contraddistingue stanno spingendo sempre più questa squadra verso il baratro della retrocessione. Un doppio turno casalingo attende ora i biancorossi che se la vedranno in uno scontro importantissimo col Centobuchi (7 gennaio) avversario diretto per la salvezza e quindi con il Real Montecchio (14 gennaio) squadra che invece lotta per il vertice. Inutile spiegare che queste due gare le affronteremo in formazione rimaneggiata visto che alle assenze note di Contini e Nunziato si aggiungeranno quelle di Nardi e Piccolo espulsi, probabilmente quella di Antic qualora non dovesse recuperare in tempo, più i vari Sfamurri, A.Carota e Francia ammoniti con troppa semplicità da un terrorista del fischietto del calibro di tale signor Cavina che anche a Cagli ha dimostrato i suoi evidenti limiti sia in termini di decisione arbitrali che (soprattutto) in termini di evidenti lacune in facoltà mentali. Penso sia facile e troppo scontato nella mia/nostra posizione continuare a parlare di partite fondamentali, meglio definirle partite visto che da domenica 7 gennaio in poi bisogna vivere alla giornata e pensare che l'unico risultato da raggiungere sia la vittoria, i pareggi - troppi finora - ormai sono solo sconfitte, noi ci crediamo tutti ma purtroppo quello che pare evidente e come già descritto sono diversi giocatori che a questa salvezza paiono proprio non crederci, ed allora BASTA CON CERTI PROTAGONISMI, BASTA COL VOLER GIUSTIFICARE SEMPRE E COMUNQUE UN RISULTATO NEGATIVO PARLANDO DI ROSA NON ALL'ALTEZZA, iniziamo a rigare dritto perchè probabilmente una retrocessione a certi giocatori di fuori dirà ben poco, ma a noi PENNESI certe cose non vanno giù e rischia veramente di precipitare tutto se non cambierà l'atteggiamento di certi elementi.
Parlando della gara di Cagli sarebbe meglio iniziare dalla ripresa - o meglio ancora - dall'espulsione di Piccolo nel finale di frazione che verosimilmente cambia il corso degli eventi. Il Penne schierato da Torti in maniera speculare rispetto al match casalingo con la Santegidiese (uniche varianti Stellato al posto di Di Marco e Nardi al posto di D'Ercole) non soffre praticamente mai le sortite offensive di una Cagliese scesa in campo con l'evidente proposito di prendersi i 3 punti per avvicinarsi sempre più alla vetta. L'espulsione di Piccolo pregiudica però tutto, con una presunta gomitata rifilata dal giocatore romano nei confronti del provocatore Prosia, con l'arbitro che non esita a mostrare il rosso diretto nei confronti del centrocampista. Nella ripresa succede di tutto, prima l'infortunio di Antic poi l'espulsione per doppio giallo di Nardi; sulla stessa punizione (20'st) un pallone rimasto pericolosamente in area è preda dell'attaccante Pagliardini che al volo gira in rete insaccando la palla dell'1-0 e match terminato. Sì perchè il Penne a questo punto in 9 uomini e senza attaccanti può solo fare la comparsa in campo subendo dieci minuti dopo il gol del 2-0 con Fenucci che sfrutta un "blocco" decisamente irregolare in area ma non rilevato nè dal pessimo arbitro nè tantomeno dal guardalinee ribadendo in rete una punizione dalla linea laterale e rischiando in un paio di occasioni di prendere il terzo gol, mentre intanto sugli spalti i tifosi locali danno dimostrazione della loro manifesta ignoranza e di vigliaccheria a fine gara. Un Natale triste quindi in casa biancorossa, ma da gennaio si può stare tranquilli che qualora le cose non cambino cercheremo noi di farle cambiare, i tempi del "va bene così" e delle prove d'appello sono finiti...
CAGLIESE-PENNE 2-0 (0-0) - 23/12/2006
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