PENNE - La Federcalcio abruzzese ha spaccato in due la tifoseria vestina. Domenica, infatti, sono in programma gli spareggi regionali nelle categorie regionali di Eccellenza e Promozione, e sia il Penne sia la Vestina giocheranno in casa la prima partita dopo aver guadagnato l’accesso ai play off. I biancorossi scenderanno in campo alle ore 16, la Vestina alle 20,30.
Se si considerano l’importanza delle due partite in programma e la massa di tifosi ospiti che si riverseranno a Penne dal Chietino (Atessa e Perano sono comuni confinanti), è evidente che il rischio è di creare seri problemi di ordine pubblico.
Una scelta paradossale che ha scatenato un vespaio di polemiche in entrambi i sodalizi vestini che si giocano, domenica, una fetta del proprio futuro calcistico.
La partita Penne-Atessa si disputerà sul campo di contrada Campetto, mentre Vestina-Perano si giocherà al “Fernando Colangelo” di contrada Ossicelli.
La Federazione è stata chiara. «Ci sono i regolamenti e dobbiamo applicarli: i play off devono avere inizio domenica», hanno spiegato i dirigenti escludendo la possibilità di anticipi e posticipi.
«E’ stata una scelta vergognosa quella di far giocare a Penne, e quasi contemporaneamente, due partite di questa importanza», dice il direttore generale del Penne Calcio, Giuseppe Cantagallo, «La Federazione ci ha deluso, non si può penalizzare una squadra, in questo caso la Vestina, che sarà costretta a giocare su un campo di terra. E poi c’è l’ordine pubblico: domenica a Penne sono attesi molti tifosi dal Chietino». I carabinieri saranno costretti a un tour de force.
Mentre il presidente della Vestina, Maurizio Simoncini, che era favorevole all’ipotesi di anticipare a sabato oppure posticipare la partita, parla già di danno economico: «Giocare le due partite lo stesso giorno significa danneggiare la mia società. E’ una scelta assurda che non trova fondamento. Mi auguro che qualcuno intervenga». (g.p.)
Se si considerano l’importanza delle due partite in programma e la massa di tifosi ospiti che si riverseranno a Penne dal Chietino (Atessa e Perano sono comuni confinanti), è evidente che il rischio è di creare seri problemi di ordine pubblico.
Una scelta paradossale che ha scatenato un vespaio di polemiche in entrambi i sodalizi vestini che si giocano, domenica, una fetta del proprio futuro calcistico.
La partita Penne-Atessa si disputerà sul campo di contrada Campetto, mentre Vestina-Perano si giocherà al “Fernando Colangelo” di contrada Ossicelli.
La Federazione è stata chiara. «Ci sono i regolamenti e dobbiamo applicarli: i play off devono avere inizio domenica», hanno spiegato i dirigenti escludendo la possibilità di anticipi e posticipi.
«E’ stata una scelta vergognosa quella di far giocare a Penne, e quasi contemporaneamente, due partite di questa importanza», dice il direttore generale del Penne Calcio, Giuseppe Cantagallo, «La Federazione ci ha deluso, non si può penalizzare una squadra, in questo caso la Vestina, che sarà costretta a giocare su un campo di terra. E poi c’è l’ordine pubblico: domenica a Penne sono attesi molti tifosi dal Chietino». I carabinieri saranno costretti a un tour de force.
Mentre il presidente della Vestina, Maurizio Simoncini, che era favorevole all’ipotesi di anticipare a sabato oppure posticipare la partita, parla già di danno economico: «Giocare le due partite lo stesso giorno significa danneggiare la mia società. E’ una scelta assurda che non trova fondamento. Mi auguro che qualcuno intervenga». (g.p.)
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