La sensazione è che le abruzzesi abbiano una marcia in più. Solo un’impressione maturata dopo 180’ di gioco nel girone F della serie D. Non a caso sono due su tre le abruzzesi in testa alla classifica a punteggio pieno: la Val di Sangro e la Rc Angolana, oltre al Fano. E il Celano ha cancellato la sconfitta nel derby d’esordio, andando ad espugnare Penne. Insomma, tanta carne al fuoco. A partire dalla Val di Sangro che in due gare ha segnato sei gol. Sugli scudi l’attaccante Nunzio Pagano che ne ha firmati quattro. Solito refrain per il ds sangrino De Filippis: «Abbiamo compiuto un altro passo avanti verso la salvezza». Nessuno gli crede, tra gli avversari. Andrea Camplone: «E se loro si devono salvare noi che dobbiamo fare?».
L’allenatore del Penne è ancora arrabbiato per la sconfitta nel derby con il Celano. «Non esiste», ha detto Camplone, «abbiamo peccato di presunzione sul 2-0. Non mi sta bene, perché sta diventando un’abitudine. Se siamo umili possiamo diventare una buona squadra, ma, ad oggi, non abbiamo ancora la mentalità per questa categoria». E più in generale ecco il pensiero di Camplone: «E’ un campionato equilibrato, condizionato dai quattro fuoriquota. Non penso che uscirà fuori la squadra ammazza-campionato». «A mio avviso», gli fa eco Emilio Capaldi, dg del Celano, «le abruzzesi hanno qualcosa in più. Possono davvero contendersi la promozione. Tra le marchigiane, solo il Fano mi sembra possa ambire a un torneo di alta classifica. Però, va sottolineato un particolare: le pugliesi costruiscono squadroni e poi li smantellano se le cose non vanno bene, nelle Marche, invece, gli squadroni vengono allestiti cammin facendo». E il Celano? «Domenica, abbiamo reagito», il pensiero di Capaldi, «sul 2-0 per il Penne la squadra non si è scomposta, ha continuato a giocare ed è uscita fuori alla distanza sotto il profilo atletico». Il Monopoli (girone H) ha chiesto Nughes.
In testa c’è anche la Rc Angolana che ha espugnato San Sepolcro. Grazie alla solita punizione dell’esperto Massimo De Amicis. «Lui ce li ha questi colpi», ha detto il ds nerazzurro Francesco Montani, «ingaggiandolo sapevamo che avrebbe portato in dote qualche gol su calcio piazzato. Quello di domenica ha impreziosito una buona prestazione». La Rc Angolana vuole la C2? «Non mi nascondo», la replica di Montani, «vogliamo disputare un buon campionato, ma ad oggi non mi sembra si possa dichiaratamente puntare alla promozione. Saremmo presuntuosi».
Ad Avezzano il consulente Giuseppe Tambone non è molto soddisfatto dello 0-0 contro il Morro d’Oro. «Forse la diretta televisiva ci ha giocato un brutto scherzo», ha detto, «penso che ci sia stato un passo indietro rispetto all’esordio. Sono convinto che si possa fare meglio».
Nel Real Montecchio, ancora fermo a quota 0 in classifica, è in corsa una sorta di rivoluzione tecnica: in panchina dovrebbe sedere Enrico Piccioni, ex Vis. Hanno già debuttato Casalboni, Placucci, Mazzoni, altri giocatori (D’Ascanio ex Montegiorgio?) stanno per essere tesserati. Nel Tolentino già in campo i nuovi Gasparoni e Mattoni. Nella Maceratese, invece, spazio al difensore Ciccone. Questa sera chiudono le liste di trasferimento tra i dilettanti. Che poi riapriranno a novembre. Per quanto le abruzzesi, non ci dovrebbero essere grossi colpi.
Ad Alessandria si è dimesso il tecnico Nicolini, mentre la Rondinella ha chiamato Esposito al posto di Lugnan dimissionario.
L’allenatore del Penne è ancora arrabbiato per la sconfitta nel derby con il Celano. «Non esiste», ha detto Camplone, «abbiamo peccato di presunzione sul 2-0. Non mi sta bene, perché sta diventando un’abitudine. Se siamo umili possiamo diventare una buona squadra, ma, ad oggi, non abbiamo ancora la mentalità per questa categoria». E più in generale ecco il pensiero di Camplone: «E’ un campionato equilibrato, condizionato dai quattro fuoriquota. Non penso che uscirà fuori la squadra ammazza-campionato». «A mio avviso», gli fa eco Emilio Capaldi, dg del Celano, «le abruzzesi hanno qualcosa in più. Possono davvero contendersi la promozione. Tra le marchigiane, solo il Fano mi sembra possa ambire a un torneo di alta classifica. Però, va sottolineato un particolare: le pugliesi costruiscono squadroni e poi li smantellano se le cose non vanno bene, nelle Marche, invece, gli squadroni vengono allestiti cammin facendo». E il Celano? «Domenica, abbiamo reagito», il pensiero di Capaldi, «sul 2-0 per il Penne la squadra non si è scomposta, ha continuato a giocare ed è uscita fuori alla distanza sotto il profilo atletico». Il Monopoli (girone H) ha chiesto Nughes.
In testa c’è anche la Rc Angolana che ha espugnato San Sepolcro. Grazie alla solita punizione dell’esperto Massimo De Amicis. «Lui ce li ha questi colpi», ha detto il ds nerazzurro Francesco Montani, «ingaggiandolo sapevamo che avrebbe portato in dote qualche gol su calcio piazzato. Quello di domenica ha impreziosito una buona prestazione». La Rc Angolana vuole la C2? «Non mi nascondo», la replica di Montani, «vogliamo disputare un buon campionato, ma ad oggi non mi sembra si possa dichiaratamente puntare alla promozione. Saremmo presuntuosi».
Ad Avezzano il consulente Giuseppe Tambone non è molto soddisfatto dello 0-0 contro il Morro d’Oro. «Forse la diretta televisiva ci ha giocato un brutto scherzo», ha detto, «penso che ci sia stato un passo indietro rispetto all’esordio. Sono convinto che si possa fare meglio».
Nel Real Montecchio, ancora fermo a quota 0 in classifica, è in corsa una sorta di rivoluzione tecnica: in panchina dovrebbe sedere Enrico Piccioni, ex Vis. Hanno già debuttato Casalboni, Placucci, Mazzoni, altri giocatori (D’Ascanio ex Montegiorgio?) stanno per essere tesserati. Nel Tolentino già in campo i nuovi Gasparoni e Mattoni. Nella Maceratese, invece, spazio al difensore Ciccone. Questa sera chiudono le liste di trasferimento tra i dilettanti. Che poi riapriranno a novembre. Per quanto le abruzzesi, non ci dovrebbero essere grossi colpi.
Ad Alessandria si è dimesso il tecnico Nicolini, mentre la Rondinella ha chiamato Esposito al posto di Lugnan dimissionario.
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