mercoledì 10 agosto 2011

07/06/2005 Il Penne seguito da 300 tifosi nella sfida che vale la serie D

PENNE - La Benacense si è rivelata una squadra ostica e compatta. La difesa e l’attacco sono i reparti più temibili: rappresentano i punti cardine della formazione di Luciano Gabrielli, l’allenatore che da cinque anni siede sulla panchina dei gardesani. Nulla, però, è perduto per il Penne. Il pareggio a reti inviolate, ottenuto nella partita di andata della finale nazionale dei play off di Eccellenza, deve rappresentare un viatico importante in vista del match di ritorno (ore 16,30) di domenica al Comunale di Riva del Garda. In caso di parità con gol nella partita di ritorno vince il Penne, poiché vige in questo caso il regolamento delle coppe europee: la squadra vestina ha insomma due risultati su tre a disposizione.
Tra l’altro, la squadra gardesana non è molto seguita dal pubblico locale, nonostante la cittadina abbia una popolazione di oltre quindicimila abitanti. La formazione biancorossa partirà sabato mattina e raggiungerà il Trentino in autobus. La società, inizialmente, aveva ipotizzato il trasferimento in aereo: «Non siamo riusciti ad avere la disponibilità di un aereo per organizzare un volo charter da Pescara a Verona», dice il dg del Penne Giuseppe Cantagallo. In settimana si dovrebbe conoscere il costo del biglietto per i tifosi che stanno organizzando almeno un paio di pullman per la trasferta trentina. Saranno più di 300 i sostenitori biancorossi che raggiungeranno Riva del Garda per questa sfida importante che vale la serie D. Il Penne insegue il ritorno nella massima serie dei dilettanti da nove anni: la prima retrocessione in Eccellenza avvenne, difatti, nel campionato 94/95 e dopo essere stata ripescata, la squadra dell’allora presidente Paolo Fornarola, retrocesse di nuovo nel campionato 95/96 dopo diciassette tornei consecutivi giocati in Interregionale. Seguirono gli anni bui durante i quali si toccò un’altra pesante retrocessione nel campionato di Promozione. Quindi, il presidente Luciano Di Simone, dopo duri sacrifici, è riuscito a riconquistare l’Eccellenza, e, lo scorso anno, ha raggiunto anche la finale play off nazionale contro lo Spes Mentana persa, tra l’altro, a pochi minuti dalla fine. Il testimone è passato ad inizio campionato nelle mani di Gianluigi Di Nino, dirigente del Gruppo Brioni e genero dell’amministratore delegato della Roman Style-Brioni, Lucio Marcotullio, il quale ha dato una pesante spinta - e non solo economica - al sodalizio vestino. (g.p.

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