La formazione biancorossa ci riprova. A distanza di un anno dalla sfortunata finale (andata e ritorno) contro lo Spes Mentana, il Penne questa volta non vuole mancare l’appuntamento con la promozione in serie D. Domani, al nuovo Comunale di contrada Campetto, ci saranno i trentini della Benacense del vulcanico presidente Camillo Rezzaghi. La formazione allenata da Luciano Gabrielli ha conquistato la finale dopo aver eliminato la Sestrese e spera fortemente nella promozione, visto che quest’anno cade il centenario della fondazione del club biancoverde.
Per il Penne di mister Andrea Camplone non sarà una finale facile; la prima sfida si giocherà, come detto, in casa, mentre il ritorno, a Riva del Garda, è previsto il 12 giugno.
Il tecnico vestino dovrà fare a meno di Angelo Carota che si è infortunato contro l’Almas Roma - per lui è stata diagnosticata una lussazione alla spalla - e Antonio Palmarini. Acciaccati Cianci, Amelii e Parmigiani, ma tutti dovrebbero scendere regolarmente in campo; salvo per l’attaccante argentino che ha ancora qualche problema al polpaccio.
Gli ospiti, di solito, giocano con 4-4-2 e sono molto forti in difesa e in attacco; nel reparto offensivo, la coppia Cosa-Dalnegro è da temere; il primo è conosciuto ai tifosi abruzzesi dopo una stagione trascorsa a L’Aquila in serie C2. Il centrocampo è descritto come poco tecnico e lento: non c’è costanza nel gioco.
La partita (inizio fissato alle ore 16.30) sarà diretta da Aurelio Cafari Panico di Cassino: il fischietto ciociaro ha arbitrato quest’anno, in serie D, Val di Sangro-Gallipoli.
«C’è serenità e concentrazione in squadra», commenta Pasquale Almonti, vicepresidente e storico dirigente del Penne Calcio. «Il Penne merita di vincere il campionato, ne ha bisogno la piazza. A novembre eravamo terz’ultimi in classifica e dopo alcune scelte positive fatte dalla società, e grazie all’impegno dei ragazzi, siamo riusciti ad agguantare i play off. Domenica mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni. Dobbiamo vincere la finale in casa e questo obiettivo non dobbiamo mancarlo. Io sono fiducioso, ci credo e ci spero. Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene e dobbiamo mettercela tutta per fare questo grosso regalo ai nostri impagabili tifosi. Il Penne deve chiudere la stagione nel migliore dei modi», conclude Almonti.
Anche la tifoseria è in fermento: per la sfida contro la Benacense, il gruppo “Neuro” è all’opera per allestire una coreografia eccezionale. Non dovrebbero esserci tifosi ospiti al seguito. Sarà, insomma, una festa per il calcio pennese.
Per il Penne di mister Andrea Camplone non sarà una finale facile; la prima sfida si giocherà, come detto, in casa, mentre il ritorno, a Riva del Garda, è previsto il 12 giugno.
Il tecnico vestino dovrà fare a meno di Angelo Carota che si è infortunato contro l’Almas Roma - per lui è stata diagnosticata una lussazione alla spalla - e Antonio Palmarini. Acciaccati Cianci, Amelii e Parmigiani, ma tutti dovrebbero scendere regolarmente in campo; salvo per l’attaccante argentino che ha ancora qualche problema al polpaccio.
Gli ospiti, di solito, giocano con 4-4-2 e sono molto forti in difesa e in attacco; nel reparto offensivo, la coppia Cosa-Dalnegro è da temere; il primo è conosciuto ai tifosi abruzzesi dopo una stagione trascorsa a L’Aquila in serie C2. Il centrocampo è descritto come poco tecnico e lento: non c’è costanza nel gioco.
La partita (inizio fissato alle ore 16.30) sarà diretta da Aurelio Cafari Panico di Cassino: il fischietto ciociaro ha arbitrato quest’anno, in serie D, Val di Sangro-Gallipoli.
«C’è serenità e concentrazione in squadra», commenta Pasquale Almonti, vicepresidente e storico dirigente del Penne Calcio. «Il Penne merita di vincere il campionato, ne ha bisogno la piazza. A novembre eravamo terz’ultimi in classifica e dopo alcune scelte positive fatte dalla società, e grazie all’impegno dei ragazzi, siamo riusciti ad agguantare i play off. Domenica mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni. Dobbiamo vincere la finale in casa e questo obiettivo non dobbiamo mancarlo. Io sono fiducioso, ci credo e ci spero. Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene e dobbiamo mettercela tutta per fare questo grosso regalo ai nostri impagabili tifosi. Il Penne deve chiudere la stagione nel migliore dei modi», conclude Almonti.
Anche la tifoseria è in fermento: per la sfida contro la Benacense, il gruppo “Neuro” è all’opera per allestire una coreografia eccezionale. Non dovrebbero esserci tifosi ospiti al seguito. Sarà, insomma, una festa per il calcio pennese.
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