CITTA' SANT'ANGELO - Una giornata di festa attesa da anni a Città Sant’Angelo. La vittoria nel campionato di Eccellenza è una scossa di adrenalina per gli sportivi angolani. «Personalmente», dice tra la folla dei supporter Roverto Giammarino, presidente dell’Angolana, «è la più bella soddisfazione dal punto di vista sportivo che abbia mai avuto, pur essendo un ex calciatore. Per Città Sant’Angelo questo è un evento di grande rilevanza, anche perchè siamo l’unico club che in questi ultimi due anni ha vinto il campionato, lo stesso campionato voglio dire». Per inciso, il “caso” del campionato scorso, con lo spareggio Angolana-Guardiagrale, a Città Sant’Aneglo non è stata mai digerita.
Un fiume di tifosi ha invaso pacificamente il terreno di gioco dello stadio comunale, dopo la fine della partita, riversandosi davanti agli spogliatoi, in attesa di festeggiare il salto di categoria con i giocatori e il mister, Attilio Piccioni. Giocatori in mutande, scippati di ogni indumento sportivo dai supporters nerazzurri, cori, foto.
Attilio Piccioni ha “pagato” per tutti, in tempo reale, lo scotto del successo in campionato, sollevato in aria ripetutamente dai propri giocatori, il “gruppo” nel gergo. «L’emozione?», interviene mister Piccioni, «Certo, è una soddisfazione grande, siamo riusciti in una impresa. Abbiamo fatto 53 punti dal momento in cui ho cominciato ad allenare l’Angolana quest’anno, un ruolino di marcia davvero notevole, non si poteva chiedere di più al gruppo che alleno».
Perché è tornato ad allenare a Città Sant’Angelo, chiamato dalla società a compionato in corso?
«Non ci ho pensato due volte ad accettere l’incarico propostomi dal club», continua Attilio Piccioni, «per una ragione molto semplice e profonda: il legame forte che ho con i tifosi dell’Angolana e con Città Sant’Angelo, a cui personalmente dedico questa vittoria del campionato».
La partita con il Penne?
«Tosta, impegnativa, due squadre che hanno fatto vedere un bel calcio. Ho schierato una squadra molto offensiva, dovevamo vincere, rischiando anche un po’. Siamo tutti contenti».
L’ever green D’Isidorio sembra un ragazzino. «Grande, grande vittoria», dice l’attaccante nerazzurro, «ci abbiamo sempre creduto fino in fondo».
Negli spogliatoi del Penne tira un’altra aria. I vestini si giocheranmo la stagione con il play off, che è un risultato di prestigio. «Abbiamo disputato un’ottima partita», dice l’allenatore del Penne, Camplone. «dimostrando nettamente di meritare i play off. Adesso siamo a un bivio. Contro l’Angolana comunque abbiano avuto ottime chance, soprattutto nel primo tempo, loro, invece, hanno capitalizzato le due occasioni da rete create». In una giornata di sport c’è da segnalare il comportamento estremamente corretto delle due tifoserie. (p.a.)
Un fiume di tifosi ha invaso pacificamente il terreno di gioco dello stadio comunale, dopo la fine della partita, riversandosi davanti agli spogliatoi, in attesa di festeggiare il salto di categoria con i giocatori e il mister, Attilio Piccioni. Giocatori in mutande, scippati di ogni indumento sportivo dai supporters nerazzurri, cori, foto.
Attilio Piccioni ha “pagato” per tutti, in tempo reale, lo scotto del successo in campionato, sollevato in aria ripetutamente dai propri giocatori, il “gruppo” nel gergo. «L’emozione?», interviene mister Piccioni, «Certo, è una soddisfazione grande, siamo riusciti in una impresa. Abbiamo fatto 53 punti dal momento in cui ho cominciato ad allenare l’Angolana quest’anno, un ruolino di marcia davvero notevole, non si poteva chiedere di più al gruppo che alleno».
Perché è tornato ad allenare a Città Sant’Angelo, chiamato dalla società a compionato in corso?
«Non ci ho pensato due volte ad accettere l’incarico propostomi dal club», continua Attilio Piccioni, «per una ragione molto semplice e profonda: il legame forte che ho con i tifosi dell’Angolana e con Città Sant’Angelo, a cui personalmente dedico questa vittoria del campionato».
La partita con il Penne?
«Tosta, impegnativa, due squadre che hanno fatto vedere un bel calcio. Ho schierato una squadra molto offensiva, dovevamo vincere, rischiando anche un po’. Siamo tutti contenti».
L’ever green D’Isidorio sembra un ragazzino. «Grande, grande vittoria», dice l’attaccante nerazzurro, «ci abbiamo sempre creduto fino in fondo».
Negli spogliatoi del Penne tira un’altra aria. I vestini si giocheranmo la stagione con il play off, che è un risultato di prestigio. «Abbiamo disputato un’ottima partita», dice l’allenatore del Penne, Camplone. «dimostrando nettamente di meritare i play off. Adesso siamo a un bivio. Contro l’Angolana comunque abbiano avuto ottime chance, soprattutto nel primo tempo, loro, invece, hanno capitalizzato le due occasioni da rete create». In una giornata di sport c’è da segnalare il comportamento estremamente corretto delle due tifoserie. (p.a.)
Nessun commento:
Posta un commento