PENNE - Si è festeggiato fino a notte fonda per la promozione del Penne in serie D. La città si è colorata di biancorosso: caroselli di auto e tifosi in delirio hanno sfilato ininterrottamente per le vie della città per il ritorno della squadra nella “serie A dei dilettanti”. Un traguardo che la società vestina inseguiva dal 1996. Grazie all’exploit sul campo di Riva del Garda, il Penne può tornare a giocare in un campionato più consono alle sue tradizioni calcistiche. Il sodalizio vestino è stato fondato nel 1924.
Il 24 maggio 1981, con un 6-0 sulla Val di Sangro, davanti a duemila tifosi, il Penne chiude a quota 50 - staccando di 10 punti il Termoli e il Tortoreto - la sua cavalcata trionfale nella Promozione abruzzese e taglia lo storico traguardo dell’Interregionale. Seguono 15 anni di avvincenti tornei e addirittura, nel campionato ’92/93, il Penne sfiora la promozione in serie C: è 2ª alle spalle del Fasano.
Arrivano i tempi bui. Il Penne retrocede per ben due volte di fila in Eccellenza: nel ’94/95 (viene ripescato), ma l’anno dopo, nel ’95/96, dopo la seconda stagione fallimentare nel Cnd (si chiamava così, serie D, prima della riforma). Si torna a giocare in Eccellenza, e alla guida della società si alternano vari presidenti. Non basta. Il Penne assapora un’altra retrocessione amara, questa volta nel campionato di Promozione.
Un incubo. Il presidente Luciano Di Simone, imprenditore locale, riorganizza il sodalizio vestino - anche con l’ingresso di nuove forze economiche - riporta il Penne in Eccellenza. Siamo al campionato 2004/2005: il dirigente della Brioni, Gianluigi Di Nino, passa alla guida della società e dopo un avvio disastroso (esonero di Felice Mancini), il Penne conquista la serie D. E’ storia di ieri. Un sogno che finalmente diventa realtà per una piazza assetata di calcio che conta. Il sindaco Paolo Fornarola, domani sera, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune, premierà le due squadre pennesi (dirigenti e giocatori per festeggiare la stagione trionfale del calcio vestino: Penne e Vestina, difatti, hanno conquistato rispettivamente la promozione in serie D e in Eccellenza).
«E’ un momento importante per la nostra cittadina», dice il sindaco Fornarola.
All’orizzonte, tra l’altro, c’è il progetto di fusione tra i settori giovanili di Vestina e Penne.
Il 24 maggio 1981, con un 6-0 sulla Val di Sangro, davanti a duemila tifosi, il Penne chiude a quota 50 - staccando di 10 punti il Termoli e il Tortoreto - la sua cavalcata trionfale nella Promozione abruzzese e taglia lo storico traguardo dell’Interregionale. Seguono 15 anni di avvincenti tornei e addirittura, nel campionato ’92/93, il Penne sfiora la promozione in serie C: è 2ª alle spalle del Fasano.
Arrivano i tempi bui. Il Penne retrocede per ben due volte di fila in Eccellenza: nel ’94/95 (viene ripescato), ma l’anno dopo, nel ’95/96, dopo la seconda stagione fallimentare nel Cnd (si chiamava così, serie D, prima della riforma). Si torna a giocare in Eccellenza, e alla guida della società si alternano vari presidenti. Non basta. Il Penne assapora un’altra retrocessione amara, questa volta nel campionato di Promozione.
Un incubo. Il presidente Luciano Di Simone, imprenditore locale, riorganizza il sodalizio vestino - anche con l’ingresso di nuove forze economiche - riporta il Penne in Eccellenza. Siamo al campionato 2004/2005: il dirigente della Brioni, Gianluigi Di Nino, passa alla guida della società e dopo un avvio disastroso (esonero di Felice Mancini), il Penne conquista la serie D. E’ storia di ieri. Un sogno che finalmente diventa realtà per una piazza assetata di calcio che conta. Il sindaco Paolo Fornarola, domani sera, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune, premierà le due squadre pennesi (dirigenti e giocatori per festeggiare la stagione trionfale del calcio vestino: Penne e Vestina, difatti, hanno conquistato rispettivamente la promozione in serie D e in Eccellenza).
«E’ un momento importante per la nostra cittadina», dice il sindaco Fornarola.
All’orizzonte, tra l’altro, c’è il progetto di fusione tra i settori giovanili di Vestina e Penne.
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