PENNE - A questo punto anche i più scettici sono serviti. Il Penne delle prime otto giornate targato Mancini è definitivamente un brutto ricordo. E non è solo una questione di risultati ma stiamo assistendo ad un'autentica metamorfosi tecnico-tattica e anche di punti, naturalmente, che sono però il normale coronamento di prestazioni all'altezza. Che fine ha fatto la difesa colabrodo? E tutti quei cambi di formazione motivati non si sa bene da quale progetto? E le motivazioni che dovevano essere esaurite? No, non è un inno alla vittoria, questo. Semplicemente vuole servire a ricordare che nel pallone, in serie A come in Eccellenza, poco può essere lasciato all'improvvisazione, c'è bisogno di fare scelte più o meno coraggiose, ma è necessario farle e Camplone in questo non si è certo nascosto a differenza del suo predecessore, complici, chiaro come il sole, buona parte dei giocatori che non l'aiutavano. Premessa doverosa, altrimenti i meno attenti potrebbero non capire il perchè di certe trasformazioni: il brutto anatroccolo-Penne sta vestendo i panni del principe forte e fiero.
IL 4-0 ALL'ORTONA - A fine partita tutti contenti, quasi battere l'Ortona fosse stata una passeggiata di salute. Mica vero alla vigilia. Gli adriatici sono in un buon periodo, hanno 19 punti, annoverano in rosa elementi dal passato glorioso e per niente finiti. Poi hanno la difesa granitica, in questo caso niente a che vedere con quello vista a Penne. Merito dei vestini o demerito loro? Solita domanda cui è impossibile dare una risposta. I democristiani direbbero che le verità stanno sempre al centro. Fatto sta che i biancorossi dominano in lungo e in largo, riuscendo a dimostrare anche una sicurezza da grande squadra, caratteristica, questa, tutta nuova. Eppure l'assenza per squalifica di Amelii e del lungo degente Pecoraro (a proposito, urge chiarezza anche su questo aspetto!) inducono mister Camplone a cambiare: Marrone lascia il posto a Carota in difesa e il redivivo Francia è richiamato titolare dopo molto tempo. Ed è proprio questo l'aspetto più significativo: cambiano i fattori, non il risultato. Poco da dire sulla partita, chiusa già al quarto d'ora sul 2-0 grazie a Del Gallo (il migliore in campo) che segna e si procura il rigore che Landeiro trasforma senza problemi. L'Ortona non sa reagire, entra pure l'acciaccato Damiani ma la musica non cambia. Il Penne continua a giocare palla a terra nonostante un terreno vergognoso (altra nota negativa). La paura è la nebbia che incombe sul Nuovo Comunale ma gli scongiuri dei presenti hanno il loro effetto e si gioca fino alla fine. Naturalmente su questo "splendido impianto" non ci sono nemmeno le luci... La ripresa non muta di una virgola. Senza fatica apparente Landeiro e soci non calano, l'Ortona è rimasta ufficialmente a casa. Camplone inserisce forze fresche e proprio da questi arrivano le accelerazioni che portano ad altri due gol. A segno il solito Parmigiani che tutto il pubblico invoca per il posto di centrattacco e poi, allo scdere, Lalli, imbeccato dallo stratosferico Del Gallo. Tutto molto semplice, forse troppo, e arrivano gli applausi di un pubblico tornato freddo (nota negativa). I ragazzi del tifo hanno però garantito pieno sostegno d'ora in avanti e ci fa piacere. Anche perchè i tifosi, si sa, vanno conquistati, niente è dovuto. Non c'è tempo per festeggiare, la rincorsa deve continuare e mercoledì a Pianella non sarà una scampagnata, tutt'altro, in attesa dell'Angolana che scende a Penne domenica per l'ultima del girone di andata.
PENNE: Cianci 6, Carota 6, Sacripante 6, Landeiro 7,5, D’Addazio M. 6,5, D’Addazio F. 6,5, Lalli 7, Francia 6,5 (26’ st Palmarini), Del Gallo 7,5, Correa 6,5 (33’ st Della Marra), Panico 6 (20’ st Parmigiani 7). All.: Camplone |
Ortona: D’Incecco 5,5, Lieti 5,5, Spinelli 5 (31’ st D’Alessandro), Sanguedolce 5, Di Gregorio 5, Rosselli 5 (30’ pt Damiani 6), Pagano 5, Adorante 5,5, Antignani 6, Paoloni 6, Tremante 5 (25’ st Cocco). All.: D’Orazio |
Marcatori: 12’ pt Del Gallo, 17’ pt Landeiro (rig.), 30’ st Parmigiani, 46’ st Lalli |
Arbitro: D’Amario di Sulmona 6,5 |
Note: nebbia fitta, terreno in pessime condizioni. Spettatori 300 circa. Presente in tribuna Mario Giangrande, presidente regionale dell'AIA (associazione degli arbitri) |
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