PESCINA - Che spreco! Gioca solo il Penne per gli interi novanta minuti, costruisce una carretta di palle gol, eppure alla fine ne esce uno 0-0 incomprensibile se non fosse che la storia del calcio è piena di queste stranezze. A Pescina non c'è il vento impetuoso di 10 giorni fa quando la gara fu rinviata ma comunque eolo si ripresenta più dolce ma ugualmente fastidioso e freddo. Si è giocato ad una sola porta, quella difesa con mestiere dal bravo Meo. L'unico tiro in porta dei marsicani arriva a tempo scaduto e ci pensa l'attento Cianci a evitare che la beffa diventi addirittura insopportabile.
Camplone non si smentisce e propone il suo classico 4-3-3. Conferma in blocco per la formazione che aveva impressionato contro il Francavilla ad eccezione di Panico che lascia il posto allo scalpitante Parmigiani. Del Gallo si sistema sulla sinistra e Lalli sulla destra. Liberale invece dispone i suoi con un modulo inedito: Lazzarini è l'unica punta vera, Antinucci arretra sulla mediana per poi, nella ripresa, essere spostato in attacco: la presenza dei due "spauracchi" è impalpabile al punto da essere entrambi sostituiti. Praticamente il Pescina chiude il match senza punte! Si comincia col Penne proiettato all'offesa. Al 20' e al 22' ci prova Lalli con un tiro da fuori ben parato e con un colpo di testa alto sulla traversa. Al 25' è il turno di Del Gallo su cui chiude ancora Meo in uscita. Poi è Parmigiani che sbaglia la mira. Il poco pubblico di casa è smarrito e allora si scarica con le solite offese al drappello di persone arrivate da Penne (una quarantina). La ripresa costringe i biancorossi a giocare contro vento ma la musica non cambia. Possesso palla totale e Pescina schierato in difesa senza nemmeno provare le ripartenze. Adesso gli spazi sono difficli da trovare. Liberale ordina il raddoppio sistematico su Lalli ma il Penne non demorde. Landeiro (ormai cominciano a scarseggiare gli aggettivi) detta i tempi da campione pur dovendosela vedere con gente del calibro di Occhiuzzi, non proprio l'ultimo arrivato. Correa non sarà un centometrista ma sa far viaggiare il pallone come pochi e ci mette pure tanta grinta. Amelii, dopo un primo tempo non all'altezza della fama, cresce come un diesel col passare dei minuti. Panico rileva Del Gallo per "rinfrescare" le forze all'attacco, Parmigiani continua la sua battaglia coi rocciosi difensori locali. A dieci dal termine l'occasionissima. Angolo tagliato di Correa, Lalli incoccia bene la sfera che si stampa clamorosamente sul palo. E' davvero la sagra della jella. C'è solo il tempo per vedere il primo tiro in porta dei locali già descritto e il mediocre Settimi fischia la fine. Dopo due partite giocate bene, il Penne riporta solo due punti ma lascia una certezza: continuando così arriveranno anche le vittorie.
PENNE: Cianci 6, Marrone 6,5, Sacripante 6,5, Landeiro 7, D’Addazio M. 6,5, D’Addazio F. 6,5, Lalli 6,5, Amelii 6, Parmigiani 6,5, Correa 6,5, Del Gallo 6,5 (25’ st Panico). All.: Camplone
Arbitro: Settimi di Lanciano 5,5
Note: ammoniti Rapino, Antinucci
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