PENNE - Solito Penne versione sudamericana e la pratica Almas è archiviata già nei primi venti minuti. Forte del 2-0 dell’andata i vestini soffrono solo in avvio quando dopo soli 45 secondi i romani colpiscono un palo con l’attaccante De Luca, tra gli elementi più interessanti. Andrea Camplone disegna il classico 4-3-3 nonostante qualche problema legato agli infortuni di Parmigiani, Fasone e Palmarini, indisponibili, e agli acciaccati Lalli e Cianci che stringono i denti e scendono in campo. Di contro, Durante può disporre di Felici, al rientro in mediana, mentre Bertarelli sembra a posto, ma deve lasciare il campo all’11’ per il riacutizzarsi di un infortunio. I romani palesano ancora una volta buone trame in attacco, ma grosse lacune in difesa. Appena i biancorossi pigiano sull’acceleratore per l’Almas si fa notte. Tra il 17’ e il 22’ la gara si infiamma e si chiude definitivamente. Da un’azione tutta in velocità, la sfera passa dai piedi di Landeiro a quelli di Correa fino a Lalli che di sinistro lascia partire una puntata che si insacca dove Federici non può arrivare. Passano cinque minuti e Landeiro raddoppia su un rigore concesso per fallo di mano di Sorrentino. Un uno-due letale per chiunque e la partita d’ora in avanti si sviluppa in un clima di anticipata festa tanto in campo quanto fuori. Saltano gli schemi, le squadre si allungano e i capovolgimenti si susseguono in quantità. Il Penne si concede il lusso di sbagliare un altro rigore – Landeiro si fa respingere il tiro dal dischetto -, colpisce una traversa piena con Panico e trova il gol del definitivo 3-0 con Del Gallo, abile a scartare l’estremo biancoverde e a depositare la sfera nella porta ormai sguarnita. E’ l’apoteosi, pubblico tutto in piedi fino al termine ad accompagnare una gara che nel frattempo si è trasformata in accademia. Cinque gol fatti tra andata e ritorno, zero quelli subiti, il Penne accarezza il sogno serie D in uno stato di forma eccezionale. Arriva la notizia del pareggio per 1 a 1 tra Sestrese e Benacense: saranno quindi i trentini di Riva del Garda i prossimi avversari dei vestini. Domenica gara di andata a Penne, ritorno il 12 giugno. C’è grande euforia negli spogliatoi tra i locali. Un abbronzato Camplone si concede ai cronisti:”Partenza strana, ma poi abbiamo preso le misure e siamo usciti alla grande. Una volta sbloccati, loro si sono scoperti ed è stato tutto fin troppo facile. Mi è piaciuta molto la nostra mentalità e fisicamente abbiamo confermato di stare bene”. Il presidente Gianluigi Di Nino è visibilmente sollevato dopo una settimana di tensione. “Abbiamo una grande squadra che ci delizia sempre con prove e risultati ottimi. Adesso dobbiamo preparare l’assalto finale ai trentini che avranno la possibilità di giocare la gara di ritorno contro di noi sul loro terreno di gioco. Ma ormai è chiaro che per noi non c’è alcuna differenza fra le mura amiche e quelle esterne considerato pure che i nostri tifosi ci seguiranno in massa come da tradizione”.
PENNE-ALMAS ROMA 3-0 (2-0) - 29/05/2005 PENNE: Cianci 6,5, Carota A. 7 (22’ st Marrone), Sacripante 7, Landeiro7,5, Ciarrocca 7, D’Addazio F. 7, Lalli 7,5 (24’ st Carota G.), Francia 7, Del Gallo 7,5, Correa 7,5 (33’ st Amelii), Panico 7. All.: Camplone
ALMAS ROMA: Federici 6,5, Talia 4,5, Gianni 5 (3’ st Romagnoli 5), Bertarelli n.g. (11’ pt Ticconi 5), Mancini 5, Berardi 5,5, Sorrentino 6, Felici 5 (30’ pt Torri 5), De Luca 5,5, Pignataro 5, Chiavini 5. All.: Durante
Arbitro: Corradini di Macerata 7 (Ridolfi di Ancona e Veccia di San Benedetto del Tronto)
Reti: 17’ pt Lalli, 22’ pt Landeiro (rig.), 23’ st Del Gallo
Note: stadio esaurito in ogni ordine di posto, terreno gibboso. Espulso Talia al 12’ st per fallo da ultimo uomo su Panico. Al 13’st Landeiro s’è fatto parare un rigore da Federici. Ammoniti Berardi e Romagnoli
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