Un buon Penne non sfigura affatto sul campo della capolista Acqua e
Sapone, a tratti gioca meglio degli avversari, ma alla fine torna a casa
a mani vuote per via di una cervellotica decisione del pessimo Papa di
Chieti che offre su un piatto d'argento la vittoria ai locali lasciando i
biancorossi in nove uomini senza permettere ad un giocatore
biancorosso, fuori dal campo per una botta presa, di rientrare in campo
sugli sviluppi del calcio d'angolo decisivo a quindici minuti dal
termine.
Per il resto i ragazzi di Di Pietro malgrado il fisiologico calo fisico
nel finale per via della preparazione precaria di inizio stagione, pur
non risultando particolarmente pericolosi avevano tenuto in scacco per
ottanta minuti la capolista rischiando pochissimo e dando anche
l'impressione di poter colpire in contropiede contro una squadra che
cercava di stringere per ottenere il risultato.
Malgrado le buone intenzioni insomma i biancorossi vengono puniti oltre i
loro demeriti da un direttore di gara che ora complica le cose anche in
vista della prossima partita casalinga con il San Paolo in cui
mancheranno per squalifica Romanelli e Di Simone oltre agli infortunati
Marco Melito, Della Marra e Centofanti.
Il fattaccio avviene al 28' del secondo tempo: Del Gallo recupera palla
nel cerchio di centrocampo e riparte, Romanelli interviene ma in ritardo
in scivolata toccando il piede dell'attaccante che recita la parte
urlando come se gli avessero sparato; non bastano le scuse del difensore
pennese e per l'arbitro malgrado il fallo non cattivo ed avvenuto in
mediana è espulsione diretta. Come se non bastasse in un secondo il
direttore di gara non ha remore a sventolare in faccia a Di Simone il
giallo per proteste con il terzino già ammonito che lascia i suoi in
nove.
Finito qui? Assolutamente no perchè il signor Papa decide di macchiare
ancora di più la propria pessima prestazione sugli sviluppi della stessa
azione quando prima di tirare un corner viene negata ad Alluviani la
possibilità di rientrare in campo.
In pratica Penne con otto uomini in campo, tolto il portiere e
l'attaccante appostato al limite dell'area appena sei uomini in
marcatura: i locali ne approfittano appieno e sugli sviluppi dello
stesso angolo per Del Papa tutto solo è un gioco da ragazzi di testa
siglare il gol partita.
A quel punto in nove contro undici è tutto facile per i locali che in
contropiede provano ad affondare i colpi, il Penne dal canto suo getta
il cuore oltre l'ostacolo ma l'impresa è titanica con Panico che non
riesce ad illuminare gli avanti biancorossi che cercano anche di
sfruttare i centimetri di Rossi in fase offensiva ma senza successo.
Sulla cronaca a questo punto anche due reti annullate ai locali, la
prima per giusto fuorigioco, la seconda invece ingiustamente con l'ex
Del Gallo che spinge in rete un pallone arrivato dalla respinta del
palo. Quasi un "contentino" della terna arbitrale che, fatto il danno,
hanno forse provato a compensare sbagliando così due volte.
Da segnalare anche alcune risposte fuori le righe dell'assistente di
linea all'indirizzo della panchina pennese che chiedeva spiegazioni sul
perchè della decisione. Sono volate anche parole grosse da parte loro:
contro questa presunzione è difficile giocare. Sarebbe il caso che la
dirigenza iniziasse a far sentire la propria voce alla federazione
perchè episodi di questo genere non sono tollerabili.
Oggi a Montesilvano era presente anche il commissario, staremo a vedere
se nei confronti di un arbitraggio così scadente verranno prese
decisioni, ma visto il clima di onnipotenza creatosi intorno a questa
combriccola sembra pura utopia.
Problemi e recrimazioni che si aggiungono alla situazione già precaria.
Giocare contro Val di Sangro e Acqua e Sapone non è stato certo il
massimo per una squadra che deve recuperare morale e fare punti,
l'ulteriore mazzata odierna ora priverà anche la squadra di ulteriori
due elementi fondamentali nel prossimo match interno, sulla carta alla
portata, contro il Sambuceto San Paolo.
ACQUA E SAPONE-PENNE 1-0 (0-0) - 01/11/2012
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