PENNE - Missione compiuta. Il Penne supera la Spal Lanciano, centra il terzo successo consecutivo, condannando i frentani ai ‟play-out” e, soprattutto, evita proprio lo scontro con i lancianesi, scavalcando il San Nicola Sulmona, bloccato in extremis sul pari dal Guardiagrele, prossimo avversario dei vestini nei prossimi spareggi per la salvezza; gara di andata al ‟Comunale”, ritorno in terra teatina, dopo che i due scontri diretti si sono chiusi in perfetta parità (0-2 e 2-0), ma con una differenza reti generale che li condanna rispetto al team di Anzivino.
Il risultato della gara odierna è lo specchio di una gara nervosa, tutt’altro che bella, su un campo provato dalle pioggie dei giorni scorsi, al limite della praticabilità. La Spal Lanciano doveva vincere a tutti i costi per sperare; il Penne, dal canto suo, non ha lasciato nulla di intentato, ha giocato a viso aperto rischiando di andare sotto nel primo tempo al cospetto di una squadra avversaria più decisa ma imprecisa sotto porta. Poi, ad inizio ripresa, ha affondato il colpo legittimando il successo contro un avversario praticamente inesistente per tutta la seconda frazione di gioco: decisamente troppo poco per una squadra che oggi sarebbe dovuta scendere in campo con il coltello tra i denti.
Nel Penne manca lo squalificato Galiffa: il tecnico Di Pietro concede un turno di riposo al diffidato La Barba, mentre recupera Di Febo, scontata la squalifica. 4-4-2 classico, dunque, con Panico in panchina e coppia d’attacco formata da Pasta ed Improta. Atteggiamento tattico speculare quello di mister Dragone: Campli parte dalla panchina, Federici e Del Sole operano in mediana con Lalli e Pendenza a graffiare in avanti.
L’inizio gara è decisamente appannaggio degli spallini i quali, con decisione, provano a sbloccare il match al cospetto di un Penne contratto. E così, dopo sette minuti di gioco, recriminano quando Del Sole approfitta di un’errata uscita di Di Norscia; il biancazzurro colpisce di testa da due passi trovando, però, pronto Di Febo al salvataggio davanti la linea di porta. Altra occasione clamorosa per i frentani al 13’ quando, su un cross da sinistra, irrompe Tucci che colpisce al volo centrando il palo alla destra dell’estremo difensore locale, battuto; sulla ribattuta irrompe capitan Federici che, a porta spalancata, da due passi, calcia alto.
Il Penne si scuote ed al 22’ minuto, alla prima sortita offensiva, sfiora il vantaggio: punizione di Sfamurri da destra, irrompe prepotentemente di testa Ferrante, ma Massa si supera respingendo d’istinto in due tempi con il secondo intervento che arriva a pochissimi centimetri dalla linea di porta tra le timide proteste dei padroni di casa secondo cui la palla aveva varcato la linea. L’occasione per i biancorossi riequilibra il match, spezzettato specie dalle condizioni pietose del terreno di gioco. Nel finale di frazione altra occasione clamorosa per gli ospiti che centrano il secondo legno della gara con Colombo che, su punizione, disegna una traiettoria imprendibile che si stampa sulla parte interna della traversa; è l’ultimo sussulto di un primo tempo che i frentani, ai punti, meritavano di chiudere in vantaggio.
Al rientro dagli spogliatoi, l’episodio che decide il match. È il terzo minuto quando un tocco corto in verticale del centrocampo vestino libera sulla trequarti bomber Improta (nella foto)che prende il tempo ai difensori spallini e s’invola da solo in porta, freddando con un pregevole diagonale l’estremo Massa sul primo palo.
La Spal Lanciano subisce il colpo, Dragone prova a mettere dentro i suoi elementi più “fisici” per raddrizzare il match, ma i biancazzurri, malgrado i tentativi di buttare in mezzo quanti più palloni possibili, per tutta la durata della frazione, non riescono ad impensierire la retroguardia pennese che ha vita facile; i biancorossi, addirittura, vanno anche i vicini al raddoppio in un paio di occasioni, come al 36’ quando Massa, con un prodigioso intervento, nega a Pasta la gioia del terzo gol consecutivo che avrebbe definitivamente chiuso il match.
Nel finale i frentani provano ad alzare i ritmi ma creano l’unico grattacapo al 40’ quando Lalli di testa indirizza un buon pallone in porta su cui è bravo Di Norscia a dire di no deviando in corner. I quattro minuti di recupero non portano a nulla: i padroni di casa vincono e scavalcano in classifica il San Nicola Sulmona, pescando così il Guardiagrele nei ‟play-out”; sull’altro fronte la Spal Lanciano invece deve mordersi le mani per una condotta di gara completamente errata che li costringe alla coda degli spareggi per evitare la clamorosa retrocessione in Promozione.
Il risultato della gara odierna è lo specchio di una gara nervosa, tutt’altro che bella, su un campo provato dalle pioggie dei giorni scorsi, al limite della praticabilità. La Spal Lanciano doveva vincere a tutti i costi per sperare; il Penne, dal canto suo, non ha lasciato nulla di intentato, ha giocato a viso aperto rischiando di andare sotto nel primo tempo al cospetto di una squadra avversaria più decisa ma imprecisa sotto porta. Poi, ad inizio ripresa, ha affondato il colpo legittimando il successo contro un avversario praticamente inesistente per tutta la seconda frazione di gioco: decisamente troppo poco per una squadra che oggi sarebbe dovuta scendere in campo con il coltello tra i denti.
Nel Penne manca lo squalificato Galiffa: il tecnico Di Pietro concede un turno di riposo al diffidato La Barba, mentre recupera Di Febo, scontata la squalifica. 4-4-2 classico, dunque, con Panico in panchina e coppia d’attacco formata da Pasta ed Improta. Atteggiamento tattico speculare quello di mister Dragone: Campli parte dalla panchina, Federici e Del Sole operano in mediana con Lalli e Pendenza a graffiare in avanti.
L’inizio gara è decisamente appannaggio degli spallini i quali, con decisione, provano a sbloccare il match al cospetto di un Penne contratto. E così, dopo sette minuti di gioco, recriminano quando Del Sole approfitta di un’errata uscita di Di Norscia; il biancazzurro colpisce di testa da due passi trovando, però, pronto Di Febo al salvataggio davanti la linea di porta. Altra occasione clamorosa per i frentani al 13’ quando, su un cross da sinistra, irrompe Tucci che colpisce al volo centrando il palo alla destra dell’estremo difensore locale, battuto; sulla ribattuta irrompe capitan Federici che, a porta spalancata, da due passi, calcia alto.
Il Penne si scuote ed al 22’ minuto, alla prima sortita offensiva, sfiora il vantaggio: punizione di Sfamurri da destra, irrompe prepotentemente di testa Ferrante, ma Massa si supera respingendo d’istinto in due tempi con il secondo intervento che arriva a pochissimi centimetri dalla linea di porta tra le timide proteste dei padroni di casa secondo cui la palla aveva varcato la linea. L’occasione per i biancorossi riequilibra il match, spezzettato specie dalle condizioni pietose del terreno di gioco. Nel finale di frazione altra occasione clamorosa per gli ospiti che centrano il secondo legno della gara con Colombo che, su punizione, disegna una traiettoria imprendibile che si stampa sulla parte interna della traversa; è l’ultimo sussulto di un primo tempo che i frentani, ai punti, meritavano di chiudere in vantaggio.
Al rientro dagli spogliatoi, l’episodio che decide il match. È il terzo minuto quando un tocco corto in verticale del centrocampo vestino libera sulla trequarti bomber Improta (nella foto)che prende il tempo ai difensori spallini e s’invola da solo in porta, freddando con un pregevole diagonale l’estremo Massa sul primo palo.
La Spal Lanciano subisce il colpo, Dragone prova a mettere dentro i suoi elementi più “fisici” per raddrizzare il match, ma i biancazzurri, malgrado i tentativi di buttare in mezzo quanti più palloni possibili, per tutta la durata della frazione, non riescono ad impensierire la retroguardia pennese che ha vita facile; i biancorossi, addirittura, vanno anche i vicini al raddoppio in un paio di occasioni, come al 36’ quando Massa, con un prodigioso intervento, nega a Pasta la gioia del terzo gol consecutivo che avrebbe definitivamente chiuso il match.
Nel finale i frentani provano ad alzare i ritmi ma creano l’unico grattacapo al 40’ quando Lalli di testa indirizza un buon pallone in porta su cui è bravo Di Norscia a dire di no deviando in corner. I quattro minuti di recupero non portano a nulla: i padroni di casa vincono e scavalcano in classifica il San Nicola Sulmona, pescando così il Guardiagrele nei ‟play-out”; sull’altro fronte la Spal Lanciano invece deve mordersi le mani per una condotta di gara completamente errata che li costringe alla coda degli spareggi per evitare la clamorosa retrocessione in Promozione.
Ecco il tabellino dell’incontro:
PENNE – SPAL LANCIANO 1-0 (0-0) - 25/04/2010
PENNE: Di Norscia 6, Di Febo 6.5, Fasciani 6 (3’st Cretarola 6), Granata 6, Di Fabio 6.5, Ferrante 6.5, Pasta 6 (41’st Granchelli s.v.), Pierri 6 (35’pt Sacripante 6), Improta 7, Sfamurri 6, De Collibus 6. Allenatore: Mirko Di Pietro
SPAL LANCIANO: Massa 6.5, Gennaro 6, Colombo 6 (26’st Campli 6), Del Sole 5.5, Moauro 6, Scariti 6, Pendenza 5 (22’st Di Menno di Bucchianico 5.5), Federici 5, Lalli 5.5, Vitone 5, Tucci 6 (33’st Grappasonno s.v.). Allenatore: Ugo Dragone
Arbitro: Francesco Pallini di Avellino 6.5 (Capoccitti di Avezzano e Di Monte di Chieti)
Rete: 3’st Improta
Ammoniti: Sfamurri (Penne); Moauro, Federici e Memmo (Spal Lanciano)
Nessun commento:
Posta un commento