PENNE - Il solito Penne... oggi ancor più che sette giorni prima a Pineto. Un primo tempo ben giocato, mettendo alle corde l'avversario e sprecando in malo modo almeno 2-3 palle-gol facili facili.
Poi nella ripresa, alla prima difficoltà (con il vantaggio degli ospiti) il "crollo" clamoroso.
E se, secondo molti, col Montesilvano la colpa era stata di un accendino, con lo Sporting Scalo il campo neutro, e con il Pineto l'arbitro, oggi pare evidente che non vi siano grosse possibilità di "attaccarsi" a cause esterne.
Perchè non si può giocare un primo tempo come quello visto e poi crollare in maniera così netta, senza un minimo di verve, cercando sempre continui spazi nello stretto e senza mai tentare una conclusione dalla distanza anche quando ne capita occasione contro un avversario con notevoli defezioni giustamente chiuso a riccio nella propria difesa dopo il vantaggio.
Una scarsità di carattere che non solo ha definitivamente eliminato ogni velleità di riconquista di qualche posizione, ma addirittura mette ora in dubbio anche la possibilità di tenere a bada il Notaresco oggi clamorosamente recuperato dal Montesilvano dopo il vantaggio per 3-0 dei rossoblu che avrebbe significato un solo punto di distacco dall'ultima piazza.
Il Castel di Sangro oggi mancava di quattro giocatori, ma non di quattro giocatori normali: il portiere Marchioli, il difensore Previderio, il centrocampista e capitano Di Camillo, e l'attaccante Contestabile... e scusate se è poco.
Nel primo tempo questa differenza si è vista eccome, perchè il Penne ha attaccato, ha preso in mano il pallino del gioco salvo poi sprecare tutto negli ultimi metri in maniera imbarazzante.
Gli ospiti aldilà di una traversa colpita da Abrahim hanno fatto ben poco, ed anzi si sono dovuti limitare alla fase difensiva con un centrocampista come Battista adattato al ruolo di stopper e tanta grinta a centrocampo.
Al rientro dagli spogliatoi poi, come già detto, il crollo al primo ostacolo. Un cross dalla destra di Fonseca, l'inserimento di Abrahim e la sciagurata uscita di La Barba hanno collezionato la frittata: 1-0 per il Castello. Reazione? Macchè... solo passaggi e passaggini nello stretto contro un avversario giustamente chiuso a riccio nella propria metà campo, e occasioni da gol zero o poco più, in quanto ridotte esclusivamente ad una conclusione di Pierri terminata alta ed una mischia su corner che però, non essendo stata la palla toccata da nessuno, non si può certo parlare di "occasione" nel vero senso della parola.
Ed alla fine un pugno di mosche in mano, l'ennesimo nervosismo ingiustificato di un giocatore che ha iniziato ad insultare i propri tifosi mentre beccavano il numero 17 avversario (non si riesce a capire il motivo di tutto questo!), e la certezza che l'unico obiettivo plausibile a questo punto rimane quello di evitare l'ultimo posto, peraltro senza una decisa scossa le probabilità di retrocedere direttamente non sono di certo remote.
Ronci per l'occasione oggi schierava i suoi con una sorta di 4-3-2-1 con Fonseca e Capitani larghi sulle fascie e Abrahim unico terminale offensivo; difesa rabberciata con Battista arretrato dal centrocampo.
Penne senza Di Fabio e Andreoli squalificati, sostituiti da Ferrante e Fasciani; in campo gli altri fuoriquota Petrucci e Pasta schierato da centrocampista esterno, Improta unica punta appoggiato da Galiffa con Panico in panchina.
Dopo i primi minuti di studio ci prova il Castello con Abrahim che coglie la traversa, poi solo Penne che prende le misure dell'avversario e da l'impressione di poter affondare i colpi fallendo tutto in maniera clamorosa sotto porta.
Emblematica la triplice occasione al 32' con Pierri che entra in area dalla sinistra e calcia da buonissima posizione in porta, buona la risposta dell'estremo sangrino che devia sulla traversa con palla che ricade in area e di nuovo Pierri che questa volta libera Galiffa che a tu per tu con Taglienti gli calcia clamorosamente addosso, palla che termina poi sul secondo palo dove a colpire c'è Improta che trova la deviazione in corner di un difensore ospite.
Aldilà poi di un velleitario tentativo di Capitani è ancora il Penne a menare le danze sempre con Pierri: prima un colpo di testa su corner di Galiffa terminato alto poi due conclusioni, la prima in area sul primo palo che termina a lato senza creare grattacapi al portiere ospite, la seconda con una conclusione potente e rasoterra che sfiora il palo alla sinistra di Taglienti battuto. Primo tempo che si chiude a reti bianche ma con un buon Penne.
Nella ripresa il blackout inaugurato dal gol di Abrahim al 3' che apre e chiude direttamente i giochi: Fonseca crossa da destra, La Barba esce in malo modo ed il centravanti sangrino devia di testa in rete.
Un gol che taglia le gambe al Penne che sembra quasi andarsene dal campo, ci riprova solo Pierri che raccoglie al volo un colpo di testa di Improta smorzato mandando alto, poi il Castello che si difende con calma e non rischia nulla, ripartendo con sporadici contropiede uno dei quali vede protagonista Capitani che impegna a terra La Barba, e poi il nulla... Sempre lo stesso gioco fatto di passaggi sullo stretto, mai un tentativo da fuori area malgrado se ne presenti sovente l'occasione e così gli ospiti senza rischiare in pieno recupero affondano il colpo del 2-0 con Capitani che si invola in contropiede e supera agevolmente La Barba.
Si tratta dunque della seconda sconfitta consecutiva per un Penne che non può continuamente mollare la presa alla prima difficoltà.
Ora che ogni velleità di guadagnare quantomeno una posizione sembra svanire, bisogna provare a fare punti il prima possibile per evitare il ritorno del Notaresco; ma fare punti disputando secondi tempi come quello di oggi o come quello di Pineto sembra impresa particolarmente difficile.
Poi nella ripresa, alla prima difficoltà (con il vantaggio degli ospiti) il "crollo" clamoroso.
E se, secondo molti, col Montesilvano la colpa era stata di un accendino, con lo Sporting Scalo il campo neutro, e con il Pineto l'arbitro, oggi pare evidente che non vi siano grosse possibilità di "attaccarsi" a cause esterne.
Perchè non si può giocare un primo tempo come quello visto e poi crollare in maniera così netta, senza un minimo di verve, cercando sempre continui spazi nello stretto e senza mai tentare una conclusione dalla distanza anche quando ne capita occasione contro un avversario con notevoli defezioni giustamente chiuso a riccio nella propria difesa dopo il vantaggio.
Una scarsità di carattere che non solo ha definitivamente eliminato ogni velleità di riconquista di qualche posizione, ma addirittura mette ora in dubbio anche la possibilità di tenere a bada il Notaresco oggi clamorosamente recuperato dal Montesilvano dopo il vantaggio per 3-0 dei rossoblu che avrebbe significato un solo punto di distacco dall'ultima piazza.
Il Castel di Sangro oggi mancava di quattro giocatori, ma non di quattro giocatori normali: il portiere Marchioli, il difensore Previderio, il centrocampista e capitano Di Camillo, e l'attaccante Contestabile... e scusate se è poco.
Nel primo tempo questa differenza si è vista eccome, perchè il Penne ha attaccato, ha preso in mano il pallino del gioco salvo poi sprecare tutto negli ultimi metri in maniera imbarazzante.
Gli ospiti aldilà di una traversa colpita da Abrahim hanno fatto ben poco, ed anzi si sono dovuti limitare alla fase difensiva con un centrocampista come Battista adattato al ruolo di stopper e tanta grinta a centrocampo.
Al rientro dagli spogliatoi poi, come già detto, il crollo al primo ostacolo. Un cross dalla destra di Fonseca, l'inserimento di Abrahim e la sciagurata uscita di La Barba hanno collezionato la frittata: 1-0 per il Castello. Reazione? Macchè... solo passaggi e passaggini nello stretto contro un avversario giustamente chiuso a riccio nella propria metà campo, e occasioni da gol zero o poco più, in quanto ridotte esclusivamente ad una conclusione di Pierri terminata alta ed una mischia su corner che però, non essendo stata la palla toccata da nessuno, non si può certo parlare di "occasione" nel vero senso della parola.
Ed alla fine un pugno di mosche in mano, l'ennesimo nervosismo ingiustificato di un giocatore che ha iniziato ad insultare i propri tifosi mentre beccavano il numero 17 avversario (non si riesce a capire il motivo di tutto questo!), e la certezza che l'unico obiettivo plausibile a questo punto rimane quello di evitare l'ultimo posto, peraltro senza una decisa scossa le probabilità di retrocedere direttamente non sono di certo remote.
Ronci per l'occasione oggi schierava i suoi con una sorta di 4-3-2-1 con Fonseca e Capitani larghi sulle fascie e Abrahim unico terminale offensivo; difesa rabberciata con Battista arretrato dal centrocampo.
Penne senza Di Fabio e Andreoli squalificati, sostituiti da Ferrante e Fasciani; in campo gli altri fuoriquota Petrucci e Pasta schierato da centrocampista esterno, Improta unica punta appoggiato da Galiffa con Panico in panchina.
Dopo i primi minuti di studio ci prova il Castello con Abrahim che coglie la traversa, poi solo Penne che prende le misure dell'avversario e da l'impressione di poter affondare i colpi fallendo tutto in maniera clamorosa sotto porta.
Emblematica la triplice occasione al 32' con Pierri che entra in area dalla sinistra e calcia da buonissima posizione in porta, buona la risposta dell'estremo sangrino che devia sulla traversa con palla che ricade in area e di nuovo Pierri che questa volta libera Galiffa che a tu per tu con Taglienti gli calcia clamorosamente addosso, palla che termina poi sul secondo palo dove a colpire c'è Improta che trova la deviazione in corner di un difensore ospite.
Aldilà poi di un velleitario tentativo di Capitani è ancora il Penne a menare le danze sempre con Pierri: prima un colpo di testa su corner di Galiffa terminato alto poi due conclusioni, la prima in area sul primo palo che termina a lato senza creare grattacapi al portiere ospite, la seconda con una conclusione potente e rasoterra che sfiora il palo alla sinistra di Taglienti battuto. Primo tempo che si chiude a reti bianche ma con un buon Penne.
Nella ripresa il blackout inaugurato dal gol di Abrahim al 3' che apre e chiude direttamente i giochi: Fonseca crossa da destra, La Barba esce in malo modo ed il centravanti sangrino devia di testa in rete.
Un gol che taglia le gambe al Penne che sembra quasi andarsene dal campo, ci riprova solo Pierri che raccoglie al volo un colpo di testa di Improta smorzato mandando alto, poi il Castello che si difende con calma e non rischia nulla, ripartendo con sporadici contropiede uno dei quali vede protagonista Capitani che impegna a terra La Barba, e poi il nulla... Sempre lo stesso gioco fatto di passaggi sullo stretto, mai un tentativo da fuori area malgrado se ne presenti sovente l'occasione e così gli ospiti senza rischiare in pieno recupero affondano il colpo del 2-0 con Capitani che si invola in contropiede e supera agevolmente La Barba.
Si tratta dunque della seconda sconfitta consecutiva per un Penne che non può continuamente mollare la presa alla prima difficoltà.
Ora che ogni velleità di guadagnare quantomeno una posizione sembra svanire, bisogna provare a fare punti il prima possibile per evitare il ritorno del Notaresco; ma fare punti disputando secondi tempi come quello di oggi o come quello di Pineto sembra impresa particolarmente difficile.
PENNE-CASTEL DI SANGRO 0-2 (0-0) - 14/03/2010
PENNE: La Barba, Petrucci, Fasciani, Granata, Ferrante, Di Febo, Pasta (17'st Panico), Pierri, Improta, Galiffa (37'st Sfamurri), Sacripante (17'st Di Campli). A disposizione: Di Norscia, Rossi, De Collibus, Cretarola. Allenatore: Di Pietro
CASTEL DI SANGRO: Taglienti, Ferri (1'st D'Amico), Acquaviva, Di Stefano, Battista, Capitani, Signorelli, Abrahim, Fonseca, Zanetti. A disposizione: Bizzarri, Di Padova, Junior, Massi, Pennacchioni, D'Auria. Allenatore: Ronci
Arbitro: Di Paolo di Chieti
Reti: 3'st Abrahim, 48'st Capitani
Ammoniti: Granata, Galiffa, Di Febo, Fasciani (Penne), D'Amico, Acquaviva (Castel di Sangro)
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