martedì 17 novembre 2015

Parte V - 1987-1996: dal sogno C all'incubo Eccellenza

La stagione 1987-88 rappresenta probabilmente una delle pagine più sofferte della storia del PENNE in Interregionale e soprattutto sarà la prima stagione nella categoria in cui i biancorossi saranno costretti alla "coda" di fine torneo per ottenere l'agognata permanenza nella categoria.
Sarà l'anno della grande svolta con il Comunale che per la prima volta vedrà l'erba (biancorossi che giocheranno a Loreto in campo neutro fino a quasi novembre), così come la squadra dovrà metabolizzare la clamorosa "fuga" di mister Mincarini che abbandonerà misteriosamente la squadra alla vigilia del decisivo scontro con i pugliesi del TRANI; un'annata in cui succederà davvero di tutto.
Il girone è massacrante con il plotone delle pugliesi allargato (CERIGNOLA, MOLFETTA, ALTAMURA, MANFREDONIA, TRANI, CORATO), tante anche le marchigiane (PORTO S.ELPIDIO, OSIMANA, FERMANA, MONTURANESE, MACERATESE, TOLENTINO, MONTEGRANARO) e sole tre abruzzesi, oltre al PENNE vi sono infatti TORTORETO LIDO e PINETO.

Prima parte del torneo piuttosto difficile: il PENNE soffre la mancanza del suo stadio ottenendo pochissimi punti fuori e vincendo solo una gara sul neutro loretese superando l'ALTAMURA.
Il 25 Ottobre 1987 però sarà il grande giorno: i biancorossi debuttano in casa contro il LUCERA sul nuovo manto erboso, il match terminerà 0-0.
Il PENNE è in bilico, tuttavia i biancorossi hanno la forza nella rosa per risalire la china guidati dai gol di Danilo Tacchi bomber arrivato dalla Recanatese e di Consorte (miglior marcatore biancorosso) e le giocate di un giovanissimo Tonino Martino che da Penne iniziò la sua sfavillante carriera.
Malgrado la rimonta i biancorossi si trovano ad un bivio: dopo la penultima giornata sono in bilico dovendo ospitare il forte TRANI (cui serve un punto per vincere il campionato) costretti ad ottenere i due punti per evitare sorprese. In un Comunale monopolizzato dai tifosi pugliesi (vera invasione quella dei tifosi tranesi) il PENNE si presenta con Peppino Cantagallo in panchina dopo l'improvviso abbandono di Mincarini. La tensione è alle stelle, il TRANI agguanta lo 0-0 che le basta per festeggiare, il PENNE tira un sospiro di sollievo quando l'Altamura già salvo blocca sull'1-1 in casa la MONTURANESE. Situazione di classifica immutata con PENNE e MONTURANESE appaiate in classifica e costrette allo spareggio salvezza.
Si gioca al Fadini di Giulianova la coda del campionato, ed i biancorossi la spuntano di misura (1-0) proprio con un guizzo di Danilo Tacchi nei tempi supplementari.

INTERREGIONALE GIRONE H 1987-88 (13° posto)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Vice-Presidente: Antonio Rietti
Allenatore: Giovanni Mincarini (confermato) - Peppino Cantagallo (ultima di campionato e spareggio)
Acquisti: Martino (cen, Bologna), Consorte (att, Montorio), Toppeta (dif, Lanciano), Proietto (cen, Gubbio), Tacchi (att, Recanatese)
Confermati: Severo, Pilone
Cessioni: Di Federico, D'Angelo, Di Antonio (Sambenedettese)
Bilancio Campionato: 27 punti - 9 vittorie, 9 pareggi, 12 sconfitte - 26 gol fatti - 29 gol subiti


Trani40Osimana29
Corato39Fermana29
Altamura36Pineto28
Molfetta35Montegranaro28
Tortoreto Lido34PENNE27
Porto S.Elpidio32Monturanese27
Manfredonia30Maceratese19
Cerignola29Tolentino18

Marcatori:
16 reti: Petilli (Corato)
15 reti: Cancellato (Altamura)
12 reti: Divisi (Porto S.Elpidio)
11 reti: Cassano (Manfredonia), Consorte (Penne), Salomoni (Porto S.Elpidio)

Come già accaduto in passato la difficile stagione sprona la società ad intervenire in maniera più decisa sul mercato e a rinforzarsi soprattutto al suo interno.
La stagione 1988-89 parte con il chiaro intento di evitare le sofferenze passate, si fa cerchio con l'ambiente e dopo l'amaro abbandono di Mincarini torna a furor di popolo l'artefice dei tanti successi passati Guido Colangelo. Il tecnico pennese torna sulla sua amata panchina dopo le esperienze di Sulmona e Castel di Sangro.
La carica di direttore sportivo è invece affidata a Giancarlo Bianchini che porta diversi giocatori di alto livello sfruttando il filo diretto con la Sambenedettese dalla quale arriva il mediano ex professionista Ranieri. Sul fronte cessioni dolorosi gli addii di Tacchi e di Vincenzo Pilone che dopo una folgorante carriera appende gli scarpini al chiodo.
Il torneo per la prima volta è allargato a diciotto squadre con una retrocessione in più prevista; visibilmente ridotto il drappello pugliese (CORATO, MANFREDONIA, MOLFETTA) ed oltre al TERMOLI fanno parte del girone le abruzzesi RENATO CURI PESCARA, TORTORETO, SANTEGIDIESE, PINETO, VASTESE, CASTEL DI SANGRO e le marchigiane MONTEGRANARO, CASTELFRETTESE, MONTURANESE, CINGOLANA, SANGIORGESE, OSIMANA, PORTO SANT'ELPIDIO.
Stagione calda da un punto di vista ambientale nonostante vi siano meno campi pugliesi. Ed anzi succede tutto tra corregionali come gli storici incidenti di Sant'Egidio alla Vibrata o quelli accaduti al Comunale in occasione di PENNE-VASTESE terminata 2-2 sul campo e con botte da orbi fuori, tanto che vi saranno anche indagini da parte della Polizia e grossa attenzione delle cronache locali per l'accaduto.
Il PENNE  è più solido degli anni passati, gli innesi di Ferro, Contento e Ranieri si fanno sentire tanto che l'obiettivo del campionato di medio-alta classifica è raggiunto con il PENNE che chiude addirittura al quinto posto con 36 punti in un torneo into dal CASTEL DI SANGRO che approderà per la prima volta in C ed inizierà così l'esaltante cavalcata che la spingerà fino alla serie B.

INTERREGIONALE GIRONE G 1988-89 (5° posto)


Castel di Sangro50Corato32
Vastese49Termoli31
Molfetta46Castelfrettese30
Monturanese42Tortoreto Lido30
PENNE36Sangiorgese28
Montegranaro35R.Curi Pescara27
Pineto35Cingolana27
Manfredonia35Porto S.Elpidio25
Santegidiese32Osimana22

Marcatori:
17 reti: Cichella (Sangiorgese)
15 reti: Scotini (Vastese)
14 reti: Martino (Penne)
13 reti: Lotorio (Monturanese)

Il 1989-90 vede il PENNE impegnato nel suo non campionato Interregionale consecutivo; il quinto posto della passata stagione ha lasciato decisamente soddisfatti ma alle porte c'è un campionato piuttosto impegnativo.
Il girone G è sempre uguale, insidioso, un mix tra squadre tecniche ed ambienti piuttosto caldi con abruzzesi (VASTESE, SULMONA, PINETO, L'AQUILA, SANTEGIDIESE, RAIANO, TORTORETO LIDO, BELLANTE), marchigiane (MONTEGRANARO, FERMANA, SANGIORGESE, MONTURANESE), pugliesi (MOLFETTA, BITONTO, MANFREDONIA, CORATO) ed una molisana (TERMOLI).
Confermarsi rispetto alla passata stagione sembra difficile, se non impossibile, tutte hanno attrezzato squadroni in primis la VASTESE ed i pugliesi del MOLFETTA.
In panchina non c'è più Colangelo al suo posto la società pennese punta sul calcio senza fronzoli di Tonino Valbruni.
In squadra non c'è più Tonino Martino che va a Celano, in compenso tornano Di Luzio e Macrini. Dopo un inizio tranquillo qualche sconfitta di troppo complica la vita ai biancorossi ed induce la società a dare il benservito al tecnico Valbruni a poche giornate dal termine. Al suo posto traghettatore il pennese Dario D'Angelo che, sfruttando anche un calendario favorevole, avrà il merito di fare bottino pieno nelle ultime tre gare blindando così l'ennesima salvezza. Miglior marcatore pennese l'attaccante Salvatore con 10 reti.

INTERREGIONALE GIRONE H 1989-90 (12° posto)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Allenatore: Tonino Valbruni (nuovo) - Dario D'Angelo (ultime tre gare)
Acquisti: Di Luzio (att, Montegranaro), Iampieri (dif), D'Aloisio (por, Lanciano), Rosato (cen, Lanciano), Nardini (dif, Nereto), Salvatore (att)
Confermati: Severo, Attili, Proietto, Toppeta
Cessioni: Martino (Celano)
Bilancio Campionato: 31 punti - 8 vittorie, 15 pareggi, 11 sconfitte - 33 gol fatti, 32 gol subiti


Vastese47Sangiorgese34
Molfetta44Monturanese33
Sulmona43PENNE31
Pineto40Santegidiese31
Montegranaro39Manfredonia30
Termoli38Raiano29
Fermana36Corato28
L'Aquila34Tortoreto Lido27
Bitonto34Bellante14

Marcatori:
19 reti: Scotini (Vastese)
15 reti: Cichella (Sangiorgese)
14 reti: Del Zotti (Molfetta)
12 reti: Alessandroni (L'Aquila), Eronia (Termoli)

Festeggia il decimo torneo Interregionale consecutivo il PENNE alla vigilia della stagione 1990-91. Si entra ormai sempre più spediti nell'era del calcio moderno, cambiano le dinamiche e cambiano ovviamente anche i modi di gestire le società di calcio. Sempre meno spazio per le gestioni tipicamente "familiari" e sempre più importanza assume l'aspetto economico.
In un contesto del genere anche il PENNE è costretto ad adattarsi con il blocco storico di atleti locali che ormai inizia a sfaldarsi per ovvie ragioni anagrafiche.
Inseriti nel solito girone (G) ma questa volta senza pugliesi, l'ostacolo più grande della stagione sembra essere la novità regolamentare: in vista della successiva riforma che assottiglierà il numero delle squadre partecipanti al massimo campionato dilettantistico infatti, si preannuncia un campionato infuocato con ben sei retrocessioni previste.
Con abruzzesi (AVEZZANO, L'AQUILA, PINETO, SANTEGIDIESE, LUCO DEI MARSI, SULMONA, ROSETANA, RENATO CURI), marchigiane (FERMANA, MONTEGRANARO, URBINO, RECANATESE, TOLENTINO, MONTURANESE, SANGIORGESE, CERRETO) ed una molisana (TERMOLI) il PENNE non può che puntare alla salvezza avendo ben poco da spendere e soprattutto cercando di fare di necessità virtù mettendo avanti l'esperienza nella categoria gettandosi con raziocinio sul mercato procurandosi pezzi da novanta senza svenarsi: su tutti il ritorno in biancorosso di Tonino Martino strappato al Celano causa mancato perfezionamento del trasferimento.
Con il nuovo tecnico Franco Scarano in panchina la squadra biancorossa riuscirà ad ottenere una tranquilla salvezza anche grazie ad un avvio stagione scoppiettante ed ai tantissimi pareggi (ben 18) pesantissimi in un campionato dai due punti a vittoria.
A vincere il torneo sarà l'AVEZZANO che staccherà la più agguerrita concorrenza di FERMANA e L'AQUILA. Saranno ben undici le lunghezze di vantaggio dei marsicani rispetto ai gialloblu marchigiani, dodici rispetto ai cugini aquilani.
La nuova regola del campionato prevedeva promozioni "limitate": pertanto l'AVEZZANO fu costretto a giocare uno spareggio per la C2 contro i toscani della COLLIGIANA vincitori del girone F; vincendo 2-0 al "Dei Marsi" e pareggiando 1-1 in terra toscana, i marsicani poterono così brindare alla promozione tra i professionisti.

INTERREGIONALE GIRONE G 1990-91 (10° posto)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Allenatore: Franco Scarano (nuovo)
Acquisti: Di Vicoli (por, Campobasso), Smerilli (dif), Cipriani (dif), Satiro (cen), Giallorenzo (cen), Martino (att, Celano)
Confermati: Severo, Macrini, Proietto, Di Teodoro, Nardini, Di Luzio
Cessioni: Iampieri (dif), D'Aloisio (por), Salvatore (att), Rosato (cen)
Bilancio Stagione: 34 punti - 8 vittorie, 18 pareggi, 8 sconfitte - 30 gol fatti, 35 gol subiti



Avezzano54PENNE34
Fermana43Sulmona33
L'Aquila42Tolentino32
Montegranaro40Monturanese32
Pineto40Rosetana29
Santegidiese38Termoli26
Urbino36Renato Curi25
Recanatese35Sangiorgese25
Luco dei Marsi34Cerreto14

Marcatori:
14 reti: Caretta (Avezzano), Busilacchi (Urbino)
12 reti: Pesaresi (Tolentino)
11 reti: Cardillo (Avezzano), D'Angelo (Pineto), Vagnozzi (Recanatese)
10 reti: Manari (Santegidiese)
  9 reti: Patanè (Avezzano), Martino (Penne)

La stagione 1991-92 è senza ombra di dubbio quella dei tempi che cambiano. L'ultimo anno da calciatore di Giovanni Severo e quello dell'esordio della società da anni gestita da De Fabritiis che passa la mano a Paolo Fornarola a capo di una cordata di imprenditori locali.
Gli obiettivi sono chiari ed importanti, al resto pensa l'entusiasmo dei nuovi entrati. Ma nel frattempo c'è da fare i conti con una stagione che prevede questa volta cinque retrocessioni in vista dell'istituzione (a partire dalla stagione 1992-93) della nuova Eccellenza Regionale che soppianterà la Promozione declassata a cadetteria regionale. Nel mezzo esoneri di allenatori e soprattutto l'arrivo di calciatori di livello che porranno un'importante contributo alla salvezza ma soprattutto getteranno le basi per lo strepitoso campionato successivo.
Il campionato è difficile la società punterà sull'esordio in panchina di Roberto Druda decidendo di non confermare Scarano; la scelta darà torto alla nuova società tanto che a metà novembre verrà dato il benservito al tecnico pinetese per lasciar spazio a Francesco Ciampoli il cui andamento (numeri alla mano) sarà disastroso.
IL PENNE rischia grosso fino a che inserisce pesanti rinforzi in corso d'opera, su tutti Barrella, e richiama in panchina il solito Guido Colangelo che si renderà protagonista di una bella cavalcata conclusiva che porterà i biancorossi a salvarsi all'ultima giornata ma soprattutto porre le basi per una stagione, quella successiva, da sogno.
Il campionato lo vincerà il SULMONA: gli ovidiani tuttavia masticheranno amaro dopo il doppio spareggio perso con il SORA (0-0 al Pallozzi, sconfitta 0-2 in terra ciociara).

INTERREGIONALE GIRONE G 1992-93 (13° posto)

Presidente: Paolo Fornarola
Dirigenti: Lando Labricciosa, Michele Giancaterino, Antonio Libertini, Roberto Di Pietrantonio
Allenatore: Roberto Druda (nuovo, poi esonerato), Francesco Ciampoli (esonerato), Guido Colangelo
Acquisti: Spinozzi, Romagnoli, Capretti (Samb), De Amicis (cen, Chieti), Di Matteo (att, Chieti), D'Intino (cen, Chieti), Vecchiotti (cen, Vastese). Riparazione: Vergallo (por, Mesagne), Barrella (dif), Di Antonio (att, Santegidiese), De Petris (cen, Pineto)
Cessioni: Martino (att, Celano), Di Vicoli (por), Satiro (cen), Giallorenzo (cen)



Sulmona45Fucense33
Celano41Luco dei Marsi33
Fermana40Vadese32
Rieti38PENNE32
V.Senigallia36Piobbico31
Recanatese36Tolentino29
Pineto36Urbino29
Montegranaro35Villalba28
Santegidiese34Urbania24

Marcatori:
14 reti: Pazzaglia (Vadese)
13 reti: Pistillo (Celano), Chiodi, Sopranzi (Montegranaro), D'Angelo (Pineto), Cardillo (Rieti), Rosetti (Senigallia)
12 reti: Lalloni (Santegidiese)
11 reti: Patanè (Luco dei Marsi)
10 reti: Alesi (Fermana)
  9 reti: Di Matteo (Penne),D'Urso (Urbania)

La stagione 1992-93 è stata senza ombra di dubbio la più esaltante nella storia del PENNE; i biancorossi sono fortissimi ma la tanto ambita C2 verrà solo sfiorata a causa del FASANO dei record che riuscirà nell'impresa di chiudere il torneo senza perdere alcuna gara durante tutto l'arco del campionato chiudendo a +5 dai biancorossi peraltro sconfitti in casa di misura nel match-clou che richiamò allo stadio il pubblico delle gransissimi occasioni con un Comunale gremito in ogni ordine di posto e tinto di biancorosso.
La società vestina è solidissima a livello economico: questo permetterà l'ingagio di calciatori di categoria superiore ma, malgrado il campionato esaltante ed i grandi risultati ottenuti, si rifletterà tuttavia pesantemente sui campionati successivi.
La recente riforma dei campionato porta il C.N.D. (acronimo di Campionato Nazionale Dilettanti, questa la denominazione della vecchia Interregionale) alla formula attualmente in vigore: 9 gironi da 18 squadre ciascuno con una promozione e tre retrocessioni (ad oggi quattro) per girone.
Il PENNE è inserito nel girone "G" che è un vero inferno: ci sono le cugine SANTEGIDIESE, TERAMO, PINETO, GIULIANOVA, RENATO CURI, le pugliesi FASANO, MARTINA, NOCI, NARDO', BRINDISI, CANOSA, CERIGNOLA, PUTIGNANO, MATINO, la campana BENEVENTO, la molisana TERMOLI e la lucana PISTICCI. Un vero e proprio girone di ferro con tante nobili decadute e tanti campi caldissimi.
Per i biancorossi è la prima stagione senza il proprio capitano e bandiera storica Giovanni Severo in compenso arrivano ex professionisti di livello superiore per la categoria su tutti Biagio Lombardi (34enne ex Cosenza e Pescara) che segnerà tantissimo specie su punizione ma ancora i vari Dolce, Dragone, Annunziato, Ranavolo insieme alle conferme di Massimo De Amicis, Oscar Di Matteo, Barrella ed al solito importante contributo di atleti locali quali Stella, Filippo Di Teodoro e l'esplosione di un giovane Luca Pilone.
Il PENNE fa risultato ovunque e cade raramente: in casa ottiene successi di prestigio come quello sul MARTINA, fuori espugna TERAMO e BENEVENTO davanti ad un pubblico da serie B con un'epica rimonta finale.
Il FASANO tuttavia è irraggiungibile e da il colpo di grazia ai biancorossi nello scontro diretto deciso da un gol di Lo Priore servito da un certo Vantaggiato (la cui successiva carriera lo vedrà segnare una valanga di gol tra i professionisti).
Il risultato sarà dunque un secondo posto fortemente cercato dai biancorossi che pagano caro un girone tostissimo e si mordono le mani per quello scontro diretto casalingo perso all'unico tiro in porta subito.
Sotto il profilo finanziario tuttavia la stagione costa e pesa in maniera abbastanza netta con evidente riflessione sulle stagioni successive.

C.N.D. GIRONE G 1992-93 (2° posto)

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Guido Colangelo (confermato)
Acquisti: Lombardi (cen), Dolce (cen, Lanciano), Ranavolo (por, Lanciano), Annunziato (att, Castel di Sangro), Colazilli (dif, Chieti), Dragone (cen), Chiacchiaretta (dif, Pescara), De Juliis (cen, Gubbio)
Cessioni: Spinozzi, Capretti, Romagnoli, Severo (ritirato)
Bilancio Campionato: 47 punti - 19 vittorie, 9 pareggi, 6 sconfitte - 58 gol fatti, 18 gol subiti



Fasano52Termoli33
PENNE47Pisticci33
Martina44Canosa32
Noci43Pineto32
Santegidiese41Cerignola31
Benevento37Giulianova30
Teramo36Renato Curi27
Nardò36Putignano20
Brindisi34Matino  4

Marcatori:
18 reti: Ristic (Benevento)
17 reti: Prima (Brindisi), Oristanio (Martina)
15 reti: Petrella (Cerignola)
13 reti: Lo Priore (Fasano), Epomeo (Noci)
11 reti: Lombardi (Penne), Favonio (Fasano), Palladino (Cerignola), Antonicelli (Martina), Totaro (Noci), Barbarini (Nardò), Zacchini (Pineto), Di Giuseppe (Santegidiese)

La stagione 1993-94 parte con tante incongnite dopo l'esaltante cavalcata della stagione precedente. Il secondo posto piuttosto che caricare l'ambiente sembra quasi aver avuto effetto inverso; la società esce fortemente indebiolita dall'ultima stagione tanto che il pool imprenditoriale che tanto aveva investito ora è misteriosamente scomparso.
Come se non bastasse Guido Colangelo parte di nuovo cedendo alle lusinghe del Nardò e portando con sè un elemento fondamentale del calibro di Raffaele Barrella.
Insieme al "gladiatore" partono in blocco Annunziata, Chiacchiaretta, Dolce, Ranavolo, Dragone e De Amicis.
Il presidente Fornarola tuttavia non demorde, riesce a confermare Biagio Lombardi insieme a Lippo, Di Teodoro, Di Matteo e Colazilli. Con qualche innesto mirato e la panchina affidata ad Arturo Bertuccioli (per lui un ritorno dopo i primi anni in Interregionale) la squadra riuscirà a centrare un campionato tranquillo chiuso appena a ridosso delle "grandi" di un girone che vede una nuova distribuzione geografica dove insieme alle abruzzesi (GIULIANOVA, MOSCIANO, SULMONA, LUCO DEI MARSI, CELANO, FRANCAVILLA, PINETO) vi sono le laziali FROSINONE, FERENTINO, ISOLA LIRI, LATINA e le campane ALBANOVA (Casal di Principe, squadra che negli anni successivi sarà radiata per infiltrazioni mafiose, come riportato anche dall'autore Saviano nel libro "Gomorra"), GABBIANO NAPOLI, CASERTANA, PORTICI, ACERRANA, ARZANESE).
PENNE che esordirà con un successo interno (2-1 sul PINETO) quindi la sconfitta di misura a MOSCIANO; malgrado tutto la stagione sarà caratterizzata da un campionato in piena tranquillità con un buon PENNE in casa che bloccherà il lanciatissimo FROSINONE (0-0) ed otterrà alcuni risultati di prestigio tra cui la vittoria sulla CASERTANA e con un finale di stagione in crescendo con le vittorie sulla derelitta ARZANESE e sul FERENTINO a chiudere il torneo; al Comunale passerà invece la corazzata GIULIANOVA di misura. I giallorossi chiuderanno il torneo al primo posto con sole due sconfitte subite nell'intero arco della stagione. Dietro i giuliesi ALBANOVA e FROSINONE che in estate otterranno entrambe il ripescaggio in Serie C2. Ripescaggio (in CND) invece per il FRANCAVILLA arrivato per meriti sportivi malgrado la retrocessione.

C.N.D. GIRONE G 1993-94 (8° posto)

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Arturo Bertuccioli (nuovo)
Acquisti: Ciriaco (cen, Riccione), Di Matteo (por), Di Vicoli (por), Di Giammatteo (att), Palusci (cen), Orsatti (cen), D'Angelo (att)
Cessioni: De Amicis (cen, Sambenedettese), Dolce (cen, Sulmona), Annunziata (att, Vastese), Barrella (cen, Nardò), Dragone (cen, Giulianova), Ranavolo (por)
Bilancio Campionato: 35 punti - 12 vittorie, 11 pareggi, 11 sconfitte - 27 gol fatti, 35 gol subiti


Giulianova48Portici34
Albanova47Sulmona33
Frosinone46Luco dei Marsi32
Gabbiano Napoli42Acerrana32
Casertana41Latina31
Ferentino36Celano29
Isola Liri35Francavilla26
PENNE35Pineto20
Mosciano34Arzanese11

Marcatori:
17 reti: Russo (Frosinone), Bianco (Gabbiano), Astarita (Portici)
13 reti: Di Stefano (Ferentino), Arancio (Mosciano)
12 reti: Russo (Isola Liri)
11 reti: Caruso (Giulianova)
10 reti: Parisi (Ferentino), Melisi (Gabbiano), Papadia (Isola Liri)
  9 reti: Guidotti, Mancini (Albanova), Occhiuzzi (Luco), Lombardi (Penne)

La stagione appena trascorsa conclusa in maniera brillante in un girone durissimo, poteva far creare false illusioni ad un ambiente sempre più minato dai soliti dissidi interni e dalle gestioni degli ultimi anni non particolarmente equilibrate.
Il campionato 1994-95 (quattordicesimo in Interregionale) parte in un clima rinnovato con i pezzi pregiati che fanno le valigie e con pochi mezzi a disposizione per mettere su la rosa.
Al timone della società biancorossa rimane Paolo Fornarola che si affiderà al ritorno di Roberto Druda in panchina.
Non ci sono più Lombardi, Colazilli e Di Luzio, vengono confermati gli attaccanti Oscar Di Matteo e Di Giammatteo.
Non c'è più neppure Filippo Di Teodoro arriva Morgione in difesa mentre il colpo ad effetto è quello di Livio Danese ex Pescara.
In porta a campionato in corso si rivede Ranavolo.
Il girone cambia, questa volta composto da marchigiane (TOLENTINO, CIVITANOVESE, JESI, RECANATESE, CAMERINO, VIGOR SENIGALLIA, OSIMANA), abruzzesi (NERETO, PAGANICA, SANTEGIDIESE, FRANCAVILLA, MOSCIANO, LUCO DEI MARSI, SULMONA) e molisane (CAMPOBASSO, ROCCARAVINDOLA).
Come già accaduto anni prima Druda non resisterà a lungo sulla panchina pennese, tanto che nel girone di ritorno verrà sostituito da Castiello sconosciuto tecnico campano che sfrutterà un calendario in discesa nel girone di ritorno per assurgere a "santone" rivelandosi tuttavia disastroso specie nella stagione successiva dopo la conferma avvenuta a furor di popolo.
La stagione inizia in maniera piuttosto tranquilla, in casa il PENNE fa bene supera il ROCCARAVINDOLA (2-1) alla seconda giornata e più in generale dimostra, seppur con qualche affanno, di riuscire ad ottenere buoni risultati come il 3-2 interno al cardiopalma contro il CAMPOBASSO con una gara thrilling malgrado il 3-0 di inizio ripresa in favore dei biancorossi.
La stagione è strana, le gare si giocano di sabato per volere della Federazione al fine di dare maggior visibilità al torneo evitando l'accavallarsi con le gare di serie A con la pay-per-view che iniziava ad entrare nelle case degli italiani.
Il girone di ritorno sarà tuttavia un disastro: una serie di sconfitte pregiudicheranno il torneo dei biancorossi e spingeranno all'esonero di Druda.
L'arrivo di Castiello diventa subito una sorta di sollievo per il pubblico pennese colpito dalle doti di "motivatore" del tenico campano il quale, furbescamente, cavalca l'onda di un calendario reso in discesa da una serie di gare con squadre ormai senza nulla da chiedere al campionato.
la rimonta parte dal recupero casalingo vinto 2-0 ai danni di un derelitto SULMONA (che retrocederà mestamente all'ultimo posto), poi 1-0 in casa sul tranquillo VIGOR SENIGALLIA e vittoria anche sulla SANTEGIDIESE. La gara più importante in casa della CIVITANOVESE termina tuttavia 1-1 con i rossoblu che confezionano il classico scherzetto ai biancorossi probabilmente per aiutare i corregionali dell'OSIMANA.
Lo scontro PENNE-OSIMANA al Comunale sarà proprio decisivo: per i marchigiani due risultati su tre a disposizione, il PENNE due punti dietro deve assolutamente vincere per andare allo spareggio. Le grosse motivazioni ed il solito Comunale strapieno regaleranno la vittoria 3-1 ai vestini che così vanno allo spareggio contro i marchigiani.
Si gioca a Teramo e la gara è ormai celebre: tempi regolamentari chiusi sullo 0-0, nel secondo supplementare dopo un netto atterramento ai danni di Palusci rimasto a terra a centrocampo i marchigiani ripartono e siglano la rete che sancisce la retrocessione dei iancorossi dopo quattordici anni di permanenza nella categoria. Nel finale di gara negli spogliatoi succede di tutto.
L'estate regalerà tuttavia al PENNE la piacevole sorpresa del ripescaggio che putroppo non farà che allungare l'agonia di una società che, trovandosi già in grosse ristrettezze economiche,toccherà il fondo la stagione successiva.
Il campionato lo vincerà alla fine il TOLENTINO che brucerà la sopresa NERETO matricola terribile che a lungo sognerà lo storico approdo tra i professionisti.

C.N.D. GIRONE F 1994-95 - 15° posto

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Roberto Druda (nuovo) - poi sostituito da Luigi Castiello
Acquisti: Morgione (dif), Ranavolo (por), Danese (cen)
Cessioni: Colazilli (dif), Di Luzio (att), Di Teodoro (dif, Pianella), Ciriaco (cen), Di Vicoli (por), Lombardi (cen)
Bilancio Campionato: 31 punti - 11 vittorie, 9 pareggi, 14 sconfitte - 24 gol fatti, 30 gol subiti

Tolentino47V.Senigallia34
Nereto45Francavilla32
Termoli42Mosciano32
Civitanovese40Luco dei Marsi31
Paganica39Osimana31
Jesi36PENNE31
Santegidiese35Campobasso30
Recanatese34Roccaravindola21
Camerino34Sulmona18

Marcatori:
18 reti: Iuvalò (Tolentino)
15 reti: Breglia, Carta (Nereto)
11 reti: Martino (Luco dei Marsi), Berardi (Paganica)
10 reti: Messina (Campobasso), Alesi (Santegidiese), Maci (Tolentino), Donnarumma (Termoli)

L'estate regala dunque al PENNE il piacevole sapore del ripescaggio arrivato per meriti sportivi. La stagione 1995-96 spalanca così le porte al quindicesimo campionato Interregionale consecutivo, record salutato con piacere e celebrato anche in un trafiletto sul Corriere dello Sport edizione nazionale in un breve articolo di presentazione della stagione calcistica.
Al timone della società c'è sempre Paolo Fornarola ma per i biancorossi sarà una stagione disastrosa a partire dalla riconferma del tecnico Castiello e la successiva tardiva sostituzione con l'ormai classico ritorno di Guido Colangelo che tuttavia questa volta non riuscirà nel miracolo.
In generale margini per dare l'assalto ad una nuova salvezza c'erano tutti ma saranno vanificati in particolar modo per le esigenze di Castiello che porterà a Penne giocatori costosi ed improponibili in un campionato che si avvicina sempre più alla moderna Serie D con costi di gestione elevati e l'ulteriore difficoltà dettata dal passaggio, per la prima stagione, alla regola dei tre punti che renderà il pareggio più di una mezza sconfitta.
Il girone F cambia nuovamente, non ci sono più le molisane e ad abruzzesi (NERETO, SANTEGIDIESE, MOSCIANO, PINETO) vanno ad aggiungersi marchigiane (MACERATESE, CAMERINO, CIVITANOVESE, SAMBENEDETTESE, VIS STELLA), laziali (MONTEROTONDO, CIVITAVECCHIA, GUIDONIA, CIVITACASTELLANA, LADISPOLI) ed umbre (NARNESE, PONTEVECCHIO, NESTOR MARSCIANO).
Sul fronte squadra vengono confermati Palusci, Danese e Oscar Di Matteo che malgrado tante richieste rimane in biancorosso, diversi i giocatori locali come Panico, Andrea Di Giorgio e Luca Pilone.
Gli arrivi non sono certamente all'altezza e sono tutti voluti dal tecnico campano che porta in biancorosso il portiere Del Rosso oltre ai vari Bollino e Minincleri e nel mercato di riparazione gli ex professionisti Gatto e Cariola che porteranno ben poco a livello tecnico ma graveranno notevolmente sul "bilancio".
La stagione si aprirà con un pareggio casalingo (2-2) con la CIVITANOVESE; la gara sarà l'emblema dell'intero campionato con i biancorossi due volte in vantaggio e due volte raggiunti con doppietta di Mirko Panico. Emblema della stagione perchè il PENNE in casa sarà avvezzo al pareggio, fuori arriveranno tantissime sconfitte, ovvio che in questo contesto ottenere la salvezza sembra impresa titanica.
I facili entusiasmi partiti dopo la cavalcata verso lo spareggio con l'Osimana ed il ripescaggio estivo iniziano a smorzarsi dopo le prime gare; Castiello non fa che rimediare espulsioni dettate dalla sua condotta "folkloristica" e la squadra fa una fatica clamorosa a incere: in casa pareggia ancora 1-1 con il CIVITAVECCHIA, stesso risultato contro il GUIDONIA mentre fuori è un mezzo disastro e, salvo qualche exploit con il successo 4-3 sul campo del CIVITACASTELLANA di bomber Boccia (vincerà successivamente il campionato di D a L'Aquila) o quello di misura sul campo del LUCO con gol di Danese.
La classifica si fa preoccupante, e nel mercato di riparazione arrivano i due rinforzi Gatto e Cariola che illudono ulteriormente la platea pennese visto che al loro esordio i biancorossi piegano 2-0 in casa il MONTEROTONDO sceso al Comunale da capolista.
Nulla di più illusorio perchè il PENNE continua a cadere e perdere punti: cade sul campo del PONTEVECCHIO (0-1), e soffre terribilmente per superare in rimonta in casa il derelitto VIS STELLA (2-1).
Il pareggio a reti bianche in casa della SAMBENEDETTESE sembra una prima rivalsa ma la stagione prosegue sempre in peggio e la società da il benservito a Castiello solo dopo la disastrosa trasferta di Civitanova dove i biancorossi imbarcano quattro reti e sembrano sempre più nel baratro.
In panchina arriva Guido Colangelo cui viene chiesto il miracolo nell'ennesimo ritorno, ma il materiale tecnico su cui lavorare non c'è ed il PENNE molla decisamente mentalmente nella prima parte del girone di ritorno: cade nettamente in casa del CIVITAVECCHIA, mentre in casa perde con MACERATESE e CAMERINO mentre in casa della VIS STELLA non va oltre il pareggio.
Malgrado qualche segno di rivalsa nel finale di stagione (vittoria casalinga sulla CIVITACASTELLANA) la retrocessione si materializza matematicamente dopo la netta sconfitta di MONTEROTONDO (2-4).
L'ultima partita in Interregionale così il PENNE la saluta al Comunale contro la NARNESE con buona affluenza di pubblico malgrado la retrocessione già materializzata quasi a voler salutare un campionato che per quindici anni ha visto i biancorossi protagonisti.
Il match per quanto di rilevanza nulla per i locali era invece importantissimo per gli umbri che si giocavano il campionato con la MACERATESE distante un solo punto. NARNESE che vinse di misura (1-0) non senza difficoltà con il PENNE che onora al meglio l'impresa colpendo anche un palo nella ripresa, vittoria però vana quella degli umbri visto che la MACERATESE replica con una vittoria e festeggia la promozione in C2.
Per i biancorossi è la fine di un ciclo storico che ha portato il nome della Città anche sui quotidiani nazionali; probabilmente il modo peggio per bagnare il raggiungimento di un record, ma gli errori societari degli ultimi anni sono piuttosto netti e lampanti. Si prospetto dunque un futuro decisamente nero per il calcio pennese, Fornarola abbandonerà la carica a fine stagione, mentre il pubblico vestino sarà costretto a tornare tra i dilettanti regionali in campi calcati l'ultima volta nel lontano 1981.

C.N.D. GIRONE F 1995-96 (17° posto)


Maceratese68Guidonia40
Narnese67Civitacastellana40
Monterotondo57Pontevecchio39
Nereto55Pineto39
Santegidiese52Sambenedettese39
Camerino51Ladispoli38
Mosciano47N.Marsciano35
Civitanovese46PENNE28
Civitavecchia44Vis Stella15

Marcatori:
16 reti: Carrettucci (Ladispoli)
15 reti: Boccia (Civitacastellana)
14 reti: Di Chio (Monterotondo)
13 reti: Solimina (Guidonia)
12 reti: Paoloni (Camerino), Mercuri (Narnese), De Petris (Pineto)
11 reti: Di Giuseppe (Nereto), Arancio (Mosciano)

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