Le ultime fallimentari gestioni gettano infatti in piena crisi la società biancorossa. Fornarola non sarà più presidente dei vestini e tra il fuggi fuggi generale sarà la bandiera del calcio pennese Giovanni Severo ad assumere l'onere di prendere in mano il sodalizio vestino e soprattutto di improntare un nuovo discorso basato sui giovani pennesi.
La squadra biancorossa verrà infatti costruita sulla conferma dei gioielli locali su tutti Luca Pilone che rappresenterà la punta di diamante di una interessante nidiata composta anche da Andrea Di Giorgio e dal rientro di tanti giovani pennesi sparsi in giro per il circondario ceduti in prestito la stagione passata per dare spazio a quella gente in grado di fornire lo spettacolo indecoroso appena trascorso. Ma non sono certo solo quelli già citati i ragazzi che saranno protagonisti della nuova stagione; dal Villa Celiera (Prima Categoria), Severo richiamerà Giuliano D'Addazio vero e proprio trascinatore del centrocampo biancorosso insieme a Vittorio Pomponio. In difesa rientra Filippo Di Teodoro ed ancora in rosa negli anni a venire si aggiungeranno i vari Dante Ridolfi, Cristiano Pilone, Andrea Pilone e tanti altri ragazzi che andranno a formare un gruppo interamente composto da pennesi che traghetterà così la società vestina verso la rinascita dei risultati sportivi ma soprattutto permetterà la continuità di una "baracca" che sembrava sul punto di crollare.
La stagione 1996-97 vede dunque il nuovo PENNE impegnato nel campionato di Eccellenza Abruzzese. Ai nastri di partenza tante big del vicino passato: il LUCO DEI MARSI di bomber Delli Rocili appena retrocesso dal CND e desideroso di tornarvi subito e ancora CELANO, LANCIANO, SULMONA e FRANCAVILLA (allo sbando, tanto che i giallorossi che giocheranno tutta la stagione con la Juniores chiuderanno il campionato con appena 1 punto ottenuto alla prima giornata con l'ATLETICO TERAMO).
Ma ci sono anche tante squadre con cui il PENNE non aveva mai avuto modo di incontrarsi da decenni come PIANELLA, CAPPELLE e ALTINESE mentre si ripropone il derby con i cugini del LAURETUM assente ormai da tempo immemore.
Alla guida dei biancorossi, la nuova società vestina si affida alle cure di Giovanni Mincarini giù ex allenatore del PENNE ai tempi dell'Interregionale (quando si rese protagonista della clamorosa fuga alla vigilia del match con il Trani) scelto per la sua grande e rinomata esperienza nel lavorare con i giovani. Ed è proprio giovane questo PENNE che parte con obiettivi modesti a breve termine ma decisamente ambiziosi per quella che è la natura da sempre della società vestina: traghettare in tranquillità la squadra in questi momenti difficili in attesa di ritrovare la forza di risollevarsi.
Favorite per la vittoria finale del campionato sono LUCO DEI MARSI (che allestisce uno squadrone), CELANO e LANCIANO che prova a risollevarsi dopo fallimenti e vicissitudini varie, squadra che poteva contare in una categoria come l'Eccellenza su giocatori del calibro di Luca Leone a centrocampo e dell'ex Oscar Di Matteo in attacco passato proprio in estate dai biancorossi ai frentani.
L'inizio stagione è traumatico per i ragazzi di Mincarini: nessun punto nelle prime tre gare, si inizia con la netta sconfitta (0-2) di PIANELLA, quindi lo 0-3 subito in casa per mano del LANCIANO ed un primo segnale di luce alla terza in una trasferta proibitiva come quella di LUCO DEI MARSI da cui i biancorossi escono senza punti ma subiscono la rete dello 0-1 solo nel finale di gara.
Segnali positivi che vengono confermati nella successiva gara casalinga che vede finalmente i biancorossi sbloccarsi e superare 1-0 tra le mura amiche il CAPPELLE dando il là ad una serie di risultati utili consecutivi che faranno risalire la classifica e daranno morale mettendo in mosra tralaltro le qualità di moltissimi giovani.
PENNE che supera in casa, soffrendo, l'AMITERNUM batte ancora l'ALTINESE mentre in trasferta espugna il campo del derelitto FRANCAVILLA (3-0) vincendo anche a Teramo (contro l'ATLETICO) e portandosi subito in una posizione tranquilla di classifica.
Il primo derby con il LAURETUM è thrilling: i cugini guidati dal talento pennese doc Mirko Panico passato in estate ai biancazzurri si portano avanti 2-0 e solo nel finale vengono raggiunti sul 2-2 dai biancorossi con gol decisivo di Luca Pilone (che sarà capocannoniere dei vestini con 14 centri).
La seconda parte del girone di ritorno vedrà la Mincarini-band ormai già sicura della salvezza e tra buone prestazioni e scivoloni inattesi (come la sconfitta casalinga con il già retrocesso ATLETICO TERAMO) il campionato scivola via senza patemi d'animo fino a chiudersi con un soddisfacente 9° posto che, visto l'inizio, fa capire come i biancorossi possano far bene con un minimo di esperienza in più.
Il campionato alla fine è vinto dal LUCO DEI MARSI; la compagine marsicana otterrà l'accesso in D staccando di due punti i cugini del CELANO che inizieranno la loro battaglia fatta di continue sconfitte negli spareggi Interregionali: in questa stagione i marsicani perderanno al primo turno contro i marchigiani della MONTURANESE che dopo aver espugnato Celano perderanno con lo stesso punteggio in casa segnando però il gol qualificazione ai supplementari (marchigiani che tuttavia diranno anche loro addio alla D sconfitti nel turno successivo dai campani della CAIVANESE).
Il PENNE dal canto suo otterrà un altro ottimo risultato spingendosi fino alla finale di Coppa Italia Regionale: avversario proprio il LUCO DEI MARSI "pigliatutto" che supererà i biancorossi poi nella fase nazionale si fermerà solo in semifinale contro i pugliesi del NOICATTARO che vinceranno la competizione. Retrocederanno in Promozione invece FRANCAVILLA, ATLETICO TERAMO e MORRO D'ORO (poi ripescato).
ECCELLENZA 1996-97 (9° posto)
Luco dei Marsi | 76 | Castelnuovo | 43 |
Celano | 74 | Cappelle | 43 |
Alba Adriatica | 67 | Altinese | 42 |
Lanciano | 63 | Sulmona | 40 |
Renato Curi | 61 | Pianella | 39 |
Lauretum | 52 | Amiternum | 38 |
Atessa | 48 | Morro d'Oro | 38 |
Cologna Spiaggia | 48 | Atletico Teramo | 18 |
PENNE | 44 | Francavilla | 1 |
Dopo la brillante salvezza della stagione precedente i biancorossi sempre guidati da Giovanni Severo al vertice societario, puntano a migliorare il nono posto ottenuto. Da spendere c'è poco o nulla, ma la squadra di per sè già valida ha solo bisogno di qualche pedina.
Vengono riconfermati i vari pennesi Luca Pilone, Andrea Pilone, Andrea Di Giorgio, Vittorio Pomponio, Giuliano D'Addazio, Dante Ridolfi, Filippo Di Teodoro, Matteo D'Addazio (che a 17 anni giocherà il suo primo campionato da titolare fisso, totalizzando 33 presenze), ai quali viene affiancato qualche acquisto mirato come quello del difensore Carlo Ferri classe 1971 dal Lauretum già ex Renato Curi in Interregionale, mentre sarà ceduto al SULMONA Mirko Sacripante che giocherà un anno in terra ovidiana prima della parentesi in Interregionale a Bojano.
Insomma, squadra costruita con dovizia di particolari confermando i tanti, validissimi, giovani pennesi con già un anno di esperienza alle spalle.
Dopo l'anno di Mincarini la società biancorossa si affida alle cure di Maurizio Cialini.
La stagione 1997-98 vede ai nastri di partenza il LANCIANO di Leone, Napoleone & Co che parte decisissima per vincere il campionato dopo le delusioni delle ultime stagioni; la squadra è quella giusta per dare l'assalto ad un campionato che sta stretto agli uomini del compianto presidente Angelucci.
Insieme ai frentani che partono con l'obbligo morale e l'indubbio peso di far bene c'è la RENATO CURI di un giovane Fabio Grosso squadra che può contare su un mix di interessanti giovani ed esperti tra cui il difensore napoletano Galasso e l'estremo difensore ex Primavera del Milan Casciano; entrambi li ritroveremo a PENNE la stagione seguente.
C'è ancora il CELANO dopo la delusione della stagione precedente che prova a dare l'assalto alla categoria superiore, c'è anche il ripescara MORRO D'ORO mentre dalla Promozione arrivano MONTORIO 88 e CASOLI più il GUARDIAGRELE che superò, ai calci di rigore, il Tortoreto nello spareggio disputato a Penne.
La stagione inizia subito sotto un buon auspicio per i biancorossi che ottengono punti perdendo in poche occasioni e mettendosi subito in posizioni di classifica invidiabili.
I vestini cadono in casa contro la RENATO CURI capolista, a condannarli una punizione magistrale di Fabio Grosso che giocherà l'ultimo anno in Eccellenza prima di dare il via alla sua brillante carriera culminata nella magica notte di Berlino nel 2006.
Per diverse settimane i biancorossi sfiorano anche il sogno di insidiare il duo di vertice LANCIANO-RENATO CURI ma le differenze di rendimento sono piuttosto evidenti; i frentani hanno uno squadrone costruito senza badare a troppe spesee dalla loro hanno una piazza in fermento che torna a respirare dopo anni di anonimato; competere per il vertice pare dunque impossibile, meglio vivere alla giornata e togliersi qualche soddisfazione. Si torna finalmente a respirare l'aria giusta al Vecchio Comunale proprio in occasione dello scontro con il LANCIANO: tanti i tifosi presenti al campo con il settore distinti interamente riservato ai tifosi rossoneri giunti in massa. Sarà 1-1 il risultato finale con PENNE in vantaggio e raggiunto solo nella ripresa da Luca Leone.
Insomma, un campionato ricco di soddisfazioni che vedrà i biancorossi mantenere l'imbattibilità con i cugini del LAURETUM mai vittoriosi in gare ufficiali.
A spuntarla alla fine sarà il LANCIANO e non poteva essere altrimenti: i frentani staccheranno di due lunghezze la RENATO CURI e daranno il via alla loro scalata verso i professionisti. Per il PENNE è terzo posto a quota 56 punti un risultato sensibilmente migliore rispetto a quello della passata stagione per una squadra che mostra margini di miglioramento non indifferenti soprattutto se si considera che una squadra così giovane chiudere il torneo avanti ad altre compagini come il CELANO che spesero una fortuna.
RENATO CURI seconda ma successivamente ripescata in D dopo il doppio turno degli spareggi dove eliminerà il BASTIA UMBRA prima di arrendersi al GROSSETO. La Coppa Italia regionale andrà al LANCIANO che nella fase nazionale eliminerà ISERNIA e SORRENTO ma si arrenderà in semifinale allo SQUINZANO.
Nel PENNE tra i marcatori Luca Pilone chiuderà la stagione a quota 11 reti.
ECCELLENZA 1997-98 (3° posto)
Lanciano | 73 | Montorio 88 | 45 |
Renato Curi | 71 | Pianella | 45 |
PENNE | 56 | Lauretum | 45 |
Celano | 53 | Guardiagrele | 45 |
Alba Adriatica | 49 | Sulmona | 44 |
Atessa | 49 | Cappelle | 41 |
Morro d'Oro | 48 | Cologna Sp. | 38 |
Notaresco | 47 | Amiternum | 21 |
Casoli | 46 | Altinese | 14 |
L'inaspettato terzo posto della passata stagione ricrea a PENNE l'entusiasmo giusto; sono passati appena due anni dalla sciagurata retrocessione eppure sembra già un'eternità e tutto pare lasciato alle spalle. Le polemiche derivanti dalla retrocessione e soprattutto lo scetticismo dei più riguardo la nuova squadra sembrano finalmente accantonati, i biancorossi possono così ritrovare una squadra piena zeppa di pennesi che si fanno valere in campo giocando col cuore.
La stagione 1998-99 vedrà l'ennesimo ritorno in panchina con Franco Scarano chiamato nuovamente ad allenare dopo la precedente esperienza in Interregionale.
Pronti a ripartire dunque, confermando in blocco i giocatori della passata stagione: rimane in biancorosso Carlo Ferri mentre dalla RENATO CURI fresca di promozione in D arrivano due pezzi da novanta (almeno sulla carta) come l'estremo difensore Alessandro Casciano classe 1977 che prima di vestire la casacca dei biancorossi di Pescara aveva giocato con la Primavera del Milan e collezionato qualche presenza in C2 con il Cremapergo, ed il centrale difensivo Galasso che arrivava a completare il pachetto arretrato con i confermatissimi pennesi Matteo D'Addazio e Filippo Di Teodoro.
A centrocampo arriverà un vero "fenomeno", quel Davide Papagni 24enne mediano pugliese ricordato come uno dei più forti, nel suo ruolo, mai visti a Penne. Tecnica sopraffina e visione di gioco si univano a tanta quantità che faranno apprezzare talmente tanto lo "sconosciuto" centrocampista facendolo diventare negli anni a seguire pezzo pregiato per qualsiasi squadra di D e C2.
Purtroppo resterà a Penne solo in questa stagione, passerà infatti subito al Manfredonia per poi girovagare tra i campi del sud con le maglie, tra le altre, di Bojano, San Giorgio Apricena, Termoli e ancora Manfredonia. Insieme al giocatore pugliese il reparto è completato dai soliti riconfermati nomi: Giuliano D'Addazio, Dante Ridolfi e Vittorio Pomponio. In avanti a Luca Pilone verrà affiancata un'altra piacevole sopresa del campionato, l'attaccante Omar Ciccarelli classe '70 reduce da una buona stagione a Montorio già ex Renato Curi. Il bomber esploderà mettendo a segno la bellezza di 23 centri (record di reti in campionato per qualsiasi attaccante biancorosso) vincendo la classifica marcatori. Di fianco ai due attaccanti (al solito bene anche Luca Pilone con 18 reti) saranno riconfermati i vari Andrea Di Giorgio ed un giovanissimo Andrea Colamartino che si ritaglierà il suo spazio mettendo a segno anche qualche gol tra cui quello che regalerà il successo (3-2) sul Morro d'Oro.
La stagione sarà comunque piuttosto strana per i biancorossi che chiuderanno al 7° posto malgrado una rosa potenziata rispetto a quella della passata stagione. C'è da dire che il campionato inizia ad avvicinarsi sempre più agli standard di quelli attuali con molte squadre intenzionate a far bene e dare fastidio. Su tutte la favorita numero uno, la neonata PRO VASTO di Donato Anzivino nata dalle ceneri della gloriosa Vastese. Gli aragonesi reduci dalla vittoria del campionato di Promozione allestiscono uno squadrone; si riorganizza anche il CELANO che mette su un'ottima rosa con importanti ambizioni, mentre il NOTARESCO al secondo anno di Eccellenza inizia a fare le cose in grande allestendo una squadra altrettanto valida. Rinnovatissimi anche MORRO D'ORO (che porrà le basi per la vittoria la stagione successiva) e SULMONA che pur migliorando le scarse prestazioni dei precedenti campionati sarà costretto ad un campionato anonimo.
Il PENNE sembra squadra forte e quadrata dotata di buone individualità ma incapace di contrastare le squadre di vertice; del resto l'obiettivo è sempre quello del consolidamento per il futuro. Biancorossi che vincono con le squadre meno quotate ma cedono alle prime della classe: contro la PRO VASTO arrivano sconfitte sia all'andata che al ritorno, con il NOTARESCO è 0-2 casalingo. In particolare i vestini sembrano pagare le scarse prestazioni degli uomini più attesi Casciano e Galasso mentre Papagni arriva solo a novembre dopo aver iniziato la stagione in D a Luco dei Marsi. Il campionato si chiude dunque in tranquillità con i biancorossi che totalizzeranno 47 punti chiudendo al settimo posto in graduatoria.
Ciccarelli come già detto esplode con 23 gol, Luca Pilone ne segnerà 18. La PRO VASTO è una corazzata: i biancorossi alal fine totalizzeranno la bellezza di 87 punti staccando di ben 11 lunghezze il CELANO che per il secondo anno consecutivo si arrenderà agli spareggi contro gli umbri del CESI (1-1 a Celano, 0-0 in terra umbra). L'ecatombe di squadre abruzzesi provenienti dalla D causerà la retrocessione di ben cinque squadre.
La Coppa Italia regionale andrà invece al NOTARESCO che tuttavia verrà estromesso al primo turno della fase nazionale nel triangolare dopo la sconfitta di CAMERINO (2-3) ed il pareggio interno con gli umbri del TODI (2-2).
ECCELLENZA 1998-99 (7° posto)
Pro Vasto | 87 | Castelnuovo | 42 |
Celano | 76 | Montorio 88 | 40 |
Notaresco | 69 | Nereto | 39 |
Casoli | 51 | Pianella | 37 |
Lauretum | 50 | Pineto | 33 |
Morro d'Oro | 48 | Alba Adriatica | 33 |
PENNE | 47 | Guardiagrele | 29 |
Sulmona | 46 | Atessa | 26 |
Cappelle | 43 | Sant'Omero | 23 |
La stagione 1999-00 segna un cambiamento a livello societario: non c'è più Giovanni Severo che passa la mano a Luciano Di Simone. Le cose sono decisamente cambiate rispetto a qualche anno prima, si respira un'aria diversa con la consapevolezza di poter allestire sempre squadre dignitose con un occhio al bilancio in vista di un ambizioso programma pluriennale che dovrà riportare i biancorossi ai vertici del calcio abruzzese.
La squadra è costruita con saggezza dal neo-presidente pennese con il solito blocco pennese confermato, il ritorno di Cialini in panchina e la conferma (solo iniziale) di bomber Omar Ciccarelli che a stagione in corso tuttavia passerà in D al BARLETTA.
In porta non c'è più Casciano che passa in Promozione all'ambizioso Montesilvano dell'ex Stanchi e del fantasista Antenucci; al suo posto si punta forte sul locale Dell'Arena che tuttavia farà qualche errore di troppo portando la società ad ingaggiare l'esperto Marco Onesti già in biancorosso ai tempi dell'Interregionale, acquisto che si rivelerà "disastroso" nell'anno successivo.
In difesa ai vari Di Teodoro, D'Addazio, Delle Monache arriverà dal Cappelle un giovane e sconosciuto Andrea Ciarrocca che scriverà la storia del nuovo corso del PENNE.
A centrocampo la società biancorossa non riesce a trattenere il richiestissimo Papagni che andrà a Manfredonia, vi sarà a campionato iniziato il ritorno del "figliol prodigo" Mirko Sacripante mentre per il resto saranno confermati Pomponio, Ridolfi e Giuliano D'Addazio (che vivrà un'inizio stagione esaltante, poi bloccato da fastidiosi problemi fisici), Fabrizio Di Giorgio, mentre una vera e propria sorpresa sarà rappresentata dall'esordio in prima squadra, a soli 16 anni, di Angelo Carota.
In avanti confermati Luca Pilone, Andrea Pilone e Andrea Di Giorgio mentre dal Pescara arriverà a titolo definitivo uno sconosciuto attaccante di belle speranze, Alessandro Del Gallo fortemente voluto dal presidente Di Simone. Già detto di Ciccarelli che resterà solo nella prima parte della stagione prima di trasferirsi a BARLETTA.
La stagione parte dunque con rinnovato entusiasmo ma con la consapevolezza di dover puntare ad una salvezza tranquilla in un campionato durissimo che vede la presenza di MOSCIANO, LUCO DEI MARSI e SANTEGIDIESE retrocesse dalla Serie D che tuttavia ripartono con programmi ridimensionati; dalla Promozione arrivano in Eccellenza invece gli aquilani del MONTEREALE, il FRANCAVILLA e la ROSETANA che batte 1-0 nello spareggio il Montesilvano ed ottiene l'accesso alla massima categoria abruzzese.
Strafavorita per la vittoria finale è il solito CELANO di Vincenzo Aureli, Vittorio Contestabile e Marinilli, allestisce una buona squadra anche il MORRO D'ORO che a dicembre si rinforza con il mediano ex Pescara Franco Marchegiani trattato, senza successo, anche dal PENNE.
I biancorossi possono fare bene ed i risultati di inizio stagione le danno ragione; l'Eccellenza inizia ad ottenere un certo seguito mediatico grazie anche all'esordio su Rete8 del programma "L'Abruzzo nel Pallone" condotto da Tiziano Coccia, una sorta di novantesimo minuto con servizi filmati da tutti i campi dell'Eccellenza.
Biancorossi che partono come un treno e fanno il pieno di punti nelle prime tre gare; si crea grande entusiasmo intorno alla squadra ed il pubblico è in visibilio. Il PENNE è tuttavia una squadra giovane ed inesperta ed alla quarta giornata scende al Comunale il MONTEREALE neopromosso e con grossi problemi di classifica; i biancorossi, sul doppio vantaggio, sembrano viaggiare senza problemi verso il quarto successo consecutivo ma le reti di Domenico Pace e le indecisioni di Dell'Arena provocano il clamoroso tracollo finale (2-5) che mostra come i tempi per il salto di qualità non siano ancora maturi.
Eppure i biancorossi tengono per buona parte del girone d'andata il passo delle capoliste: in porta arriva Onesti, i risultati continuano ad arrivare ed alla seconda di ritorno la vittoria di misura su un coriaceo CAPPELLE regala il clamoroso aggancio al vertice al CELANO con il MORRO D'ORO alle spalle.
Si cerca ora un mediano di qualità, salterà tuttavia Marchegiani che passerà proprio al MORRO D'ORO, mentre il CELANO inizierà a correre infilando una lunga serie di risultati e vanificando gli sforzi di un PENNE che tiene un buon passo ma non riesce a stare dietro, alla lunga, a due squadre decisamente più attrezzate.
Gli uomini di Cialini perderanno la scìa mentre gli scontri diretti casalinghi condanneranno i vestini: contro il MORRO D'ORO finirà 2-2 con rete finale per i teramani di Di Giustino (che l'anno seguente ci condannerà alla retrocessione) partito sul filo del fuorigioco, con il CELANO il risultato è lo stesso ma cambiano le dinamiche di un match che passerà alla storia soprattutto per il convulso finale. Ospiti in vantaggio nel primo tempo, troppo differente la caratura tecnica tra le due squadre, ma nella ripresa i biancorossi spinti dal proprio caldo pubblico avranno la forza di ribaltare il risultato con le reti di Andrea Di Giorgio e con un vero e proprio prodigio del baby Angelo Carota che dalla distanza andrà a togliere le ragnatele dal sette. L'entusiasmo è a mille ma il finale è quello che non ti aspetti: azione in area biancorossa in pieno recupero, Vincenzo Aureli tenta di segnare in rovesciata ma cade goffamente, l'arbitro (il signor Cinque di Sulmona) porta il fischietto alla bocca e decreta il rigore tra l'incredulità generale che subito si trasforma in rabbia: il presidente Di Simone verrà squalificato, Aureli realizzerà il rigore del 2-2 ma la furia del popolo vestino è implacabile. Il finale di gara sarà infuocato con l'arbitro costretto ad uscire dal campo scortato e con ben 12 diffidati tra i tifosi pennesi.
L'ultima speranza è così andata, CELANO e MORRO D'ORO vanno in fuga con il CASOLI terzo incomodo; il campionato prosegue così all'insegna della tranquillità per i biancorossi il CELANO non riesce a gestire il vantaggio sul MORRO D'ORO dalla cui sponda iniziano ad arrivare anche polemiche per presunti favori arbitrali (lo stesso Marchegiani non le manderà a dire dopo gli episodio di Penne-Celano), ma alla fine si deciderà tutto a MORRO D'ORO in un'epico scontro diretto: nel piccolo centro teramano il CELANO cadrà per 2-0 sotto i colpi di un avversario spietato ed in uno stadio stracolmo con diverse persone costrette a seguire il match dai campi circostanti lo stadio (non ancora esistevano i distinti). Malgrado tutto il CELANO riceverà un'inatteso "favore" dai biancorossi che all'ultima giornata batteranno in casa il CASOLI favorendo proprio i marsicani che scavalcheranno i chieti al secondo posto andando a disputare gli spareggi nazionali: sarà una corsa effimera perchè per il terzo anno consecutivo verranno superati, ancora un volta dal CESI senza riuscire ad ottenere il salto in Interregionale.
CELANO che vincerà la Coppa Italia Regionale e nella fase iniziale, tanto per cambiare, sarà nuovamente opposta al CESI: questa volta saranno i marsicani a spuntarla che tuttavia diranno addio alla competizione nel turno successivo eliminati dai campani dell'ERCOLANO.
ECCELLENZA 1999-00 (4° posto)
Morro d'Oro | 69 | Mosciano | 41 |
Celano | 65 | Notaresco | 41 |
Casoli | 62 | Montereale | 41 |
PENNE | 56 | Castelnuovo | 40 |
Montorio 88 | 51 | Sulmona | 40 |
Lauretum | 47 | Francavilla | 39 |
Pianella | 44 | Luco dei Marsi | 38 |
Rosetana | 44 | Nereto | 28 |
Cappelle | 42 | Santegidiese | 22 |
Il quarto posto induce un certo ottimismo ed acuisce le ambizioni di una piazza su cui sembra tornato il sereno.
Eppure la stagione 2000-01 rappresenterà probabilmente la stagione più assurda dell'anno con una serie di errori (tanto fuori quanto dentro il campo) ed un concatenarsi di sfortune che porteranno ad un'incredibile retrocessione in Promozione costringendo la squadra a calcare campi mai visti, perlomeno nella storia più recente.
Sul piano tecnico si punta giustamente alla continuità: confermato in panchina mister Cialini, vestiranno così ancora il biancorosso Andrea Ciarrocca e Alessandro Del Gallo che affiancherà Luca Pilone. Conferme anche per Carlo Ferri, Mirko Sacripante e Filippo Di Teodoro.
In porta si punta sulla conferma di Marco Onesti malgrado un preoccupante calo di rendimento nell'ultima parte della stagione precedente. Parte Gigi Lippo (che passa al Guardiagrele in Promozione) mentre è ancora costretto al mezzo servizio Giuliano D'Addazio.
Sul fronte acquisti rientra dal LAURETUM il figliol prodigo Mirko Panico che con 30 reti realizzate nelle ultime tre stagioni sembra andare a completare il quadro di un reparto efficiente.
Altro arrivo (che si rivelerà un vero e proprio flop) fu quello di Cristian Vannucci terzino classe '77 che arrivava con ottime referenze dopo tre campionati in D con la maglia del Pineto e due di Eccellenza con il Sulmona. Il giocatore oltre a rivelarsi inadeguato a livello tecnico porterà problemi anche a livello di spogliatoio.
Insomma, la squadra è affidabile perlomeno alla vigilia ma man mano che si proseguirà ci si renderà conto di come le cose alla fine saranno ben diverse dalla realtà e così nel momento in cui tutto sembrava volgere al meglio arriverà l'amara retrocessione, malgrado gli innesti a stagione in corso di Costantini e Patricelli due giocatori chiamati per fare la differenza ma che purtroppo non la faranno.
Una curiosità: il PENNE sbagliò in tutto il campionato ben otto rigori risultati alla fine ognuno decisivo ai fini del risultato. Analizzando la classifica sarebbe stato sufficiente realizzarne soltanto uno di questi per ottenere la salvezza.
Il campionato vedrà la presenza delle neopromosse NUOVA AVEZZANO (in verità i marsicani, falliti dopo la gestione Angeloni, in estate acquisteranno il titolo sportivo del neopromosso PATERNO), MONTESILVANO e VAL DI SANGRO (arrivato in Eccellenza dopo lo spareggio vinto 4-2 con il PESCINA), mentre dalla D si registreranno gli arrivi di ORTONA e PRO VASTO che dopo un solo anno d'Interregionale torna nella massima categoria abruzzese.
La nuova stagione inizia in casa, avversario di turno il SULMONA al solito ridimensionato e che punta alla salvezza: il risultato finale sarà un deludente 2-2 con i biancorossi due volte sotto ed il primo campanello d'allarme in vista del futuro.
La squadra non gira, i risultati non arrivano e la classifica si fa subito imbarazzante con i biancorossi che fanno fatica ad imporsi anche con le piccole mentre con le prime in classifica le perdono tutte. Malgrado la distanza di sicurezza dalle zone calde, lo stazionare in posizioni di classifica medio-basse tende a sfiduciare l'ambiente e la società prova a correre ai ripari ingaggiando dall'Ortona due giocatori referenziati del calibro del centrocampista Gianluca Patricelli e l'esterno Roberto Costantini entrambi provenienti dall'Ortona.
La vittoria esterna (2-0) nel derby in casa del LAURETUM alla fine del girone d'andata sembra dare la svolta giusta alla stagione e condannare i cugini ad un campionato difficile (alla fine sarà l'opposto) fatto sta che il PENNE rovinerà tutto con un girone di ritorno semplicemente catastrofico, tanto che i biancorossi dimostreranno una vera e propria sindrome di impotenza anche in casa contro le prime delle classe come lo 0-2 col NOTARESCO e l'1-2 con la PRO VASTO in cui decisive saranno le "papere" del portiere Onesti compresa una clamorosa e decisiva indecisione su calcio di punizione del giapponese Nakai.
I biancorossi ormai non sanno più vincere e crollano al debutto sul terreno del Nuovo Comunale sotto i colpi di un Edy Farias scatenato, perdendo con un eloquente 3-5 e spingendo la società pennese a tornare al Vecchio Impianto dopo una sola gara.
Nonostante tutto servirà a ben poco: su un terreno ridotto a vera e propria "risaia" i biancorossi giocheranno contro il MOSCIANO una gara da vincere a tutti i costi; 2-2 il risultato finale dopo essere andati sul doppio svantaggio recuperando solo nel finale l'incontro e scatenando le ire di mister Ciarrocchi che considererà una "furbata" quella di giocare su un campo così con un altro, in erba, a disposizione.
Nel frattempo, prima ancora di questi tentativi, la società aveva dato il benservito a Cialini puntando sull'ennesimo ritorno di Guido Colangelo con il chiaro intento di dare una svolta importante alla stagione e ricompattare l'ambiente.
La stagione però è stregata: il PENNE fallisce calci di rigore importanti, in casa cade con il MONTORIO 88 e piove sul bagnato quando un tifoso colpisce un giocatore gialloverde appoggiato sulla rete di fondo campo causando la squalifica del campo pennese che costringerà a giocare addirittura a Sant'Egidio alla Vibrata il derby con il LAURETUM che segnerà la prima vittoria storica in gare ufficiali dei biancazzurri contro il PENNE (2-1) blindando così la loro salvezza e condannando virtualmente i biancorossi.
L'ultima giornata è drammatica: il PENNE è terzultimo ed ospita il PIANELLA due punti avanti in classifica che si presenta al Comunale con due risultati su tre per la salvezza. Il Comunale vede il pieno delle grandi occasioni, dagli spalti l'incitamento degli ultras biancorossi e probabilmente a vedere il quadretto in pochi avrebbero scommesso sulla salvezza dell'undici di mister Bevilacqua che invece si presentava all'incontro fiducioso. L'inizio del match è di quelli da infarto con i pianellesi in vantaggio grazie alla rete di Di Giustino (reduce dal campionato vinto a Morro d'Oro e scartato in estate dalla dirigenza vestina). Il pubblico non demorde, il PENNE attacca, pareggia ma poi fallisce l'ennesimo rigore ed una serie di palle gol importanti che al triplice fischio sanciscono una clamorosa retrocessione con il tifo del pubblico che si trasforma in improvvisa e furente contestazione verso la squadra.
Sarà uno dei punti più bassi della storia biancorossa, provocato da numerosi inconvenienti in primis di natura extra-calcistica e che finirà con numerose polemiche e accuse, più o meno fondate, verso giocatori e dirigenti. Sta di fatto che erano ormai quasi 30 anni che i biancorossi non finivano così in basso.
Il campionato lo vincerà la PRO VASTO di Donato Anzivino che staccherà di appena un punto la VAL DI SANGRO che, guidata dal tecnico Paciocco e con in campo i vari Cicchitti, Sabatino (li ritroveremo entrambi a Penne) ed il "fantasma" Giannico otterranno l'immediata promozione in D dopo gli spareggi che li vedranno eliminare gli umbri della NARNESE ed i laziali del CIVITACASTELLANA; VAL DI SANGRO che sarà così la prima squadra abruzzese ad ottenere l'accesso diretto in D tramite spareggi (precedentemente la RENATO CURI era stata ripescata).
La Coppa Italia andrà invece al NOTARESCO che si arrenderà al primo turno della fase nazionale ai molisani del S.JUXTA PALATA.
ECCELLENZA 2000-01 (16° posto)
Pro Vasto | 76 | Montesilvano | 41 |
Val di Sangro | 75 | Sulmona | 41 |
Notaresco | 58 | Casoli | 40 |
Rosetana | 50 | Lauretum | 40 |
Celano | 49 | Ortona | 39 |
Mosciano | 47 | Pianella | 39 |
Castelnuovo | 45 | PENNE | 37 |
Nuova Avezzano | 43 | Montereale | 35 |
Montorio 88 | 43 | Cappelle | 31 |
Dopo la dolorosa retrocessione e la condizione paradossale di iritrovarsi a calcare campi mai visti prima, la società sempre capeggiata dal presidente Di Simone non lascia nulla di intentato e vuole subito ripartire mettendosi alle spalle la nuova categoria puntando a vincere il campionato a tutti i costi.
La stagione 2001-02 vede dunque i biancorossi ai nastri di partenza del campionato di Promozione per l'occasione inseriti nel girone B (pescarese-chietino) con l'obiettivo di tornare in Eccellenza.
In panchina ovviamente non c'è più Colangelo, al suo posto la società biancorossa punta su Ferrante che strada facendo si farà da parte dopo una pesante sconfitta lasciando il posto a Mansueti che condurrà la squadra verso una promozione agevole.
La squadra allestita è un lusso per la categoria: tagliato il "traditore" Onesti in porta si vede per la prima volta il locale Gianluca Cantagallo che, 20enne, sarà l'estremo difensore titolare affiancato dall'esperto D'Angelo. Confermati Ciarrocca, Matteo D'Addazio, Sacripante, Carota, Panico, Del Gallo e Luca Pilone che dopo un lungo tira e molla rimane in squadra; gli arrivi riguardano il ritorno di Vittorio Pomponio oltre ai pesantissimi ingaggi dei centrocampisti Luigi Iervese (classe '71 dal Francavilla), dell'esperto D'Incecco e soprattutto di un esperto Fabio Montani 34enne a fine carriera dall'indiscutibile classe, ex professionista a Lanciano e più in generale un vero lusso per la categoria. Si metteranno inoltre in luce anche alcuni giovanissimi locali come Della Marra e Fonticoli per un campionato che vede i biancorossi partire in pole-position essendo sulla carta superiori al resto del lotto con le sole GUARDIAGRELE, ATESSA e TRE VILLE nel ruolo di possibili outsider.
Il canovaccio della stagione è già ben noto all'esordio: il PENNE parte liquidando 2-0 in casa l'ADRIANO FLACCO GIULIANO TEATINO con gran gol su punizine di Montani poi la domenica successiva va a "vendemmiare" sul campo del RIPA TEATINA registrando uno storico successo per 9-3 con cinque reti di Luca Pilone.
Tutto semplice? Neppure per sogno, perchè i biancorossi incontrano qualche difficoltà di troppo nelle trasferte contro squadre d'alta classifica come ATESSA, GUARDIAGRELE e soprattutto a Mozzagrogna contro il TRE VILLE dove il PENNE le prende sonoramente costringendo Ferrante alle dimissioni; al suo posto la società biancorossa punterà sull'esperto Mansueti che, in tutta onestà, dovrà fare ben poco vista la corazzata a disposizione che, anche giocando male in alcuni frangenti, riuscirà senza problemi a fare risultato sfruttando il proprio elevato tasso tecnico che porterà i biancorossi a vincere tra le mura amiche anche gare "stregate" come quella con il PRATOLA PELIGNA risolta da Panico in pieno recupero e il 2-0 sul GUARDIAGRELE con match sbloccato solo nel finale nonostante novanta minuti di dominio. Alla fine i biancorossi chiuderanno imbattuti tra le mura casalinghe vincendo 13 delle 15 gare disputate e centrando anche 8 successi esterni che varranno la vittoria del campionato a +7 dal TRE VILLE con il bilancio finale di 68 punti frutto di 21 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte con 61 reti segnate (in assoluto miglior attacco della competizione) e 21 subite. Le trasferte "assurde" per i biancorossi come quelle di Celenza sul Trigno o di Alanno (con i locali che giocheranno addirittura a Pietranico vista l'indisponibilità del proprio campo) sono dunque finalmente alle spalle per una stagione che si conclude con la vittoria casalinga (3-1) sul FARA SAN MARTINO già condannato, e dopo un solo anno di purgatorio la squadre del presidente Di Simone tornerà in Eccellenza con la chiara intenzione di tornare, da subito, a recitare un ruolo di primo piano.
Capocannoniere stagionale sarà Luca Pilone con 17 reti, seguito a ruota da Del Gallo (14) e l'esplosione del giovane Fonticoli che a 17 anni metterà a referto 7 reti. Mirko Panico invece sarà protagonista di una stagione travagliata e segnerà 6 volte.
Pelo nell'uovo della stagione solo la netta sconfitta finale rimediata dai biancorossi contro l'ALBA ADRIATICA nella "Coppa Mancini" (gara che si disputa tra le vincenti dei due gironi) comunque totalmente ininfluente.
Insieme al PENNE otterrà l'accesso all'Eccellenza anche il GUARDIAGRELE grazie alla disputa dei playoff introdotti in Eccellenza e Promozione per il primo anno dalla Federazione Abruzzese: nel primo turno i guardiesi elimineranno l'ATESSA (doppia vittoria 3-1 e 1-0) mentre nella doppia finale batteranno il TRE VILLE in casa all'andata (2-0) resistendo al ritorno a Mozzagrogna portando a casa lo 0-0 che varrà l'Eccellenza. Insieme a PENNE e GUARDIAGRELE nell'altro girone salgono in Eccellenza anche ALBA ADRIATICA e PESCINA.
PROMOZIONE GIR.B 2001-02 (1° posto)
PENNE | 68 | Manoppello | 35 |
Tre Ville | 61 | Fol. Sambuceto | 34 |
Guardiagrele | 60 | Ripa Teatina | 34 |
Atessa | 59 | Miglianico | 31 |
Adriano Flacco PE | 49 | Alanno | 28 |
San Salvo | 42 | Trigno Celenza | 26 |
Cappelle | 41 | Pratola Peligna | 25 |
Adriano Flacco GT | 36 | Fara S.Martino | 23 |
Dopo la scontata vittoria della stagione precedente il PENNE si rituffa nella massima serie regionale nella stagione 2002-03 con l'intenzione, ovvia, di ripartire ed iniziare a porre le basi per un futuro decisamente migliore dell'attuale. La società c'è tutta, il pubblico anche, meno la struttura (si gioca ancora al Nuovo Comunale) con il Vecchio che inizia lo statodi perenne abbandono; sul fronte tecnico, in panchina viene ingaggiato mister Marco Giampietro allenatore esordiente ma oltremodo difensivista che verrà sostituito da Andrea Camplone l'antitesi del calcio giampietrano, che sulla panchina biancorossa vivrà la prima esperienza da allenatore dopo il glorioso passato con la maglia del Pescara da calciatore; la rosa viene giocoforza svecchiata con le partenze di Montani e D'Incecco mentre viene confermato il blocco locale ed il metronomo Iervese che rimane in biancorosso all'unanimità.
Gli arrivi riguardano il difensore Stefano Canale (1982) dal MONTESILVANO e l'acquisto di spessore è quello del difensore Marco Cicchitti centrale di esperienza e dall'indiscutibile curriculum reduce da un campionato di D con la VAL DI SANGRO dopo aver già vinto due anni prima il campionato di Eccellenza con la stessa.
Insieme a Cicchitti sempre sponda VAL DI SANGRO arriva l'attesissimo fantasista Sabatino che tuttavia deluderà le attese. Altro acquisto di notevole spessore sarà ovviamente quello avvenuto a campionato in corso con il pennese Francesco D'Addazio (fratello di Matteo) che dopo aver esordito in B e sfiorato uno scudetto Primavera da capitano (finale persa con la Lazio), dopo un brutto infortunio riprende la carriera, ancora giovane (appena 21 anni) nella squadra della sua città contribuendo notevolmente a fare il salto di qualità culminato con gli anni successivi. Arrivano a vestire il biancorosso anche gli attaccanti D'Alò (Adriano Flacco Pescara), Baldin (Lauretum) e Ronca (dal Francavilla, per lui un ritorno dopo la fugace apparizione in Interregionale) che saranno delle vere e proprie meteore visto che cambieranno quasi subito aria, ma successivamente (per ovviare alla morìa del reparto offensivo, ad ogni modo fiaccato dall'atteggiamento tattico del tecnico) arriverà anche Bruno Pesce prima ma soprattutto Roberto Contini poi che, insieme a Camplone, stravolgerà completamente il gioco della suadra nelle ultime gare facendo risalire i biancorossi e dando vita ad un gioco spettacolare come da tempo non si vedeva a Penne. A partire, purtroppo, è anche una bandiera storica del calcio pennese che creerà non poche polemiche: Luca Pilone passerà infatti all'ambiziosa RENATO CURI ANGOLANA (società nata dalla fusione tra Angolana e Renato Curi Pescara trasferitasi per l'occasione a Città Sant'Angelo sotto le cure del patron della pasta Peppe De Cecco).
Biancorossi che ritrovano un campionato di Eccellenza radicalmente cambiato; sono infatti in vigore play-off e play-out al fine di rendere avvincente e soprattutto corretto un campionato che trovando quasi sempre l'ammazza-campionato o comunque un gruppo ristretto di pretendenti tendeva sempre a trovare squadre demotivate o senza nulla più da chiedere al campionato.
Favoritissime della vigilia le marsicane CELANO (soprattutto) e NUOVA AVEZZANO che non riesce da tre anni a scrollarsi di dosso la categoria; insieme alle due pretendenti c'è anche l'ambiziosissimo FRANCAVILLA del presidente Ricca che spende non poco per mettere su una squadra di un certo livello. Un gradino più dietro, ma pur sempre favorita, la RENATO CURI ANGOLANA pronta a ripartire dopo il ridimensionamento della passata stagione successivo ai fasti della D con promozione sfiorata e retrocessione l'anno successivo: De Cecco ha preso in mano le redini della società nerazzurra e vuole fare bene.
Stagione che inizia subito con un banco di prova importante per i biancorossi opposti al CELANO tra le mura amiche: 0-0 più che accettabile ma che inizia a denotare la propensione di Giampietro al "primo non prenderle". PENNE che stenta sottoporta, la partenza di Pilone insieme al gioco poco brillante si fa sentire; problemi di classifica non si verificano anche se la troppa discontinuità potrebbe portare i biancorossi (che puntano ad un campionato di transizione) ad incorrere in brutte eventualità.
Così si passa da ottime prestazioni (vittoria casalinga 2-1 sulla RENATO CURI ANGOLANA con doppietta di Fonticoli) a gare semplicemente indegne come il clamoroso 0-3 rimediato all'Acciavatti nel derby con il LAURETUM che segna la prima vittoria storica degli aprutini in gare ufficiali contro i biancorossi, oltre ad un primo evidente segnale di come per i biancazzurri del tecnico Piero Di Pietro con Castellano nelle vesti di numero 10 sarà una stagione esaltante.
Chi non entusiasma è sicuramente il PENNE che in casa si fa prendere a pallate dall'ALBA ADRIATICA di mister Tonino Valbruni; la sconfitta con i rossoverdi costa la panchina a Giampietro sostituito, per l'appunto, da mister Andrea Camplone all'esordio da allenatore.
Il neo tecnico pescarese da subito una chiara impronta alla squadra, al resto pensa l'arrivo di uno strepitoso Contini che bagna il suo esordio con un'espulsione ma che si rivelerà elemento di categoria superiore nelle partite a seguire a differenza di Bruno Pesce incapace di segnare.
Il finale di stagione è così in crescendo, con i biancorossi che si allontanano senza problemi dalle zone calde dando a tratti l'impressione di poter concorrere per la zona playoff, ma ormai è decisamente troppo tardi per ambire ad altro rispetto che ad una tranquilla salvezza.
Nel frattempo il soprendente LAURETUM corre come un treno in vetta alla classifica portandosi a +7 dal CELANO inseguitore; sembra l'anno buono per i biancazzurri a questo punto candidati allo storico approdo tra i dilettanti nazionali ma succederà davero di tutto.
I biancazzurri perderanno qualche colpo ed alla terzultima giornata si giocheranno tutto nel derby a PENNE. Si gioca al Vecchio Comunale per motivi di ordine pubblico: il campo è un catino con un pubblico da categoria superiore con la tifoseria biancorossa raccolta nel voler evitare il salto di categoria ai "cugini" e sul fronte opposto una cittadina che sogna ad occhi aperti un traguardo praticamente ad un passo.
L'atmosfera è di quelle importanti che non si vedevano da tempo: i biancorossi in campo sembrano assecondare il volere dei propri tifosi e si rendono protagonisti di una prestazione super chiudendo il primo tempo avanti 2-0 grazie ai sigilli di Del Gallo e Panico inguaiando così i loretesi.
Il LAURETUM tuttavia deve assolutamente vincere e nei primi dieci minuti della ripresa riuscirà a pareggiare il match che terminerà 2-2 lasciando così i biancazzurri a +2 dal CELANO.
Lo scampato pericolo (su cui girano da anni voci di possibili o presunti accordi in campo) non basterà però ad evitare la clamorosa successiva sconfitta dei loretesi che in casa perderanno (1-2) contro il MOSCIANO in corsa per la salvezza diretta generando una vera e propria tragedia sportiva con il CELANO che vincendo scavalca i loretesi a 90 minuti dalla fine...
E così sarà proprio il CELANO dopo anni di tentativi a brindare alla vittoria del campionato mentre il PENNE chiuderà la stagione al settimo posto in classifica a quota 49 punti.
Playoff che vedranno il LAURETUM, deluso e svuotato psicologicamente, cedere alla RENATO CURI ANGOLANA mentre la NUOVA AVEZZANO si sbarazzerà della SANTEGIDIESE e pareggerà in finale (0-0) ottenendo l'accesso agli spareggi Interregionali in virtù del miglior piazzamento in regular season.
Sarà poi una cavalcata trionfale per i biancoverdi che verranno promossi in D dopo gli spareggi con i sardi dell'ARBUS ed i calabresi del SAMBIASE.
Retrocede direttamente il CASTELNUOVO mentre dopo i playout salutano la categoria anche ORTONA e GUARDIAGRELE con quest'ultima che verrà ripescata e l'anno successivo vincerà addirittura il campionato ottenendo uno storico approdo in D. In Promozione retrocederanno invece CASTELNUOVO (direttamente) e ORTONA (ai playout dopo doppia sconfitta 0-1 con il CASOLI).
ECCELLENZA 2002-03 (7° posto)
Celano | 73 | Montorio 88 | 42 |
Lauretum | 72 | Pescina | 42 |
N.Avezzano | 61 | Sulmona | 42 |
Santegidiese | 56 | Notaresco | 41 |
R.Curi Angolana | 55 | Casoli | 41 |
Francavilla | 51 | Montesilvano | 36 |
PENNE | 49 | Guardiagrele | 30 |
Alba Adriatica | 44 | Ortona | 24 |
Mosciano | 42 | Castelnuovo | 21 |
Dopo tante traversie la stagione 2003-04 sembra finalmente ripartire con rinnovate ambizioni; il PENNE che nella seconda parte della stagione passata pare aver finalmente trovato un fenomeno in campo(Contini) ed uno in panchina (Camplone) parte per far bene e strizzare un'occhiolino alla zona playoff.
Tuttavia, i due protagonisti della seconda parte della stagione per un motivo ed un altro partiranno entrambi: Contini non si accorda per il rinnovo e si accasa nella sua FRANCAVILLA mentre mister Camplone abbandona clamorosamente la barca ad una sola settimana dall'inizio della stagione al termine di una sconfitta (0-3) subita nella finale del "Torneo Acciavatti" ufficialmente per 'carenze organizzative'; un abbandono che farà discutere per uno strappo ricucito solo nella stagione successiva.
La società biancorossa è sempre la stessa con Luciano Di Simone al vertice e la squadra pressappoco confermata con Cicchitti (capitano) ed il blocco dei locali con i pennesi Francesco e Matteo D'Addazio, Sacripante, Angelo Carota, Cantagallo, Panico più i giovani Fonticoli, Della Marra, Francia, D'Ercole e Palmarini che pur giovanissimo in pochissimo tempo diventerà una vera e propria colonna della squadra.
I volti nuovi sono rappresentati dal portiere fuoriquota Luca Zirpolo, dal difensore Masciangelo (che durerà solo poche gare peraltro deludenti) il talentuoso centrocampista Guido Di Nicola prelevato dal MONTESILVANO, il forte mediano laziale Antonio Pecoraro ex Sora acquistato a stagione in coso.
Inoltre, vera novità per il campionato di Eccellenza Abruzzese, i biancorossi ingaggiano due giocatori argentini. E' il ds Druda che porta in biancorosso il trequartista Gerardo Masini (1983) e l'esterno d'attacco Alejandro Lalli (1982) ex giovanili del Boca Juniors. Due acquisti riuscitissimi che lanceranno la "moda" dei sudamericani nel campionato abruzzese, tutti giocatori di talento e dall'ingaggio pressochè basso rispetto alle cifre cui giravano i giocatori nostrani.
Se Lalli sfonderà subito, quello su cui si riponevano maggiori attese era Masini che tuttavia, vittima del suo ruolo, non riuscirà mai a mettersi in luce come meritato se non in Coppa Italia dove tra gol e giocate soprafine si guadagnerà la fama di eterno incompiuto anche se arriverà poi a giocare in categorie superiori a colpi di gol di classe ed esperienze ra i professionisti.
A gennaio un altro giocatore direttamente dall'Argentina: trattasi di Pablo Landeiro, centrocampista di qualità e quantità che verrà ricordato come uno dei migliori mediani mai visti a Penne, costretto in tempi piuttosto recenti ad appendere gli scarpini al chiodo causa una patologia che non gli permetterà di giocare e che a suo tempo causò la rinuncia al calcio italiano meno "permissivo" nel concedere le autorizzazioni a scendere in campo.
Insieme a Contini fanno le valigie il trequartista Sabatino (che dopo una stagione deludente a Penne andà a fare sfracelli a GUARDIAGRELE), il difensore Stefano Canale (MONTESILVANO) e l'attaccante Bruno Pesce.
Come già detto Camplone deciderà di abbandonare la panchina pennese a pochi turni dall'avvio del campionato, al suo posto la società pennese ripiegher su Giuseppe Donatelli ex mediano di talento della Salernitana con anni e anni di militanza in Serie B e già allenatore di Primavera del Pescara ed esperienze sulle panchine di Sambenedettese (C2) e Sulmona (Eccellenza). L'allenatore legherà molto col gruppo e con la piazza riportando a Penne un entusiasmo che porterà ai trionfali esodi di Giulianova ed Urbisaglia che sembrava sopito da tempo.
La nuova stagione vede ai nastri di partenza le neopromosse LUCO DEI MARSI, MONTEREALE, PIANELLA e SILVI; favoritissime per la vittoria finale RENATO CURI ANGOLANA (presidente De Cecco e forte potenziamento d'organico) ed, ancora una volta, l'ambizioso FRANCAVILLA di patron Ricca che non bada a spese ed ingaggia l'ex pescarese Zanutta in difesa insieme ai vari Campagna e Contini.
Un gradino sotto la matricola CASOLI del presidente Capuzzi che fa tuttavia le cose in grande assicurandosi le firme di bomber Massimo Arancio, Iervese, Fruguglietti e Di Serafino. L'assenza tuttavia di squadre quali Celano ed Avezzano rende questo campionato più equilibrato al vertice tanto che si metteranno in luce matricole terribili del calibro di PESCINA e GUARDIAGRELE. Il PENNE parte senza porre limiti alla provvidenza ma trovandosi a che fare con le grane di un inizio stagione difficile ridimensionato dalla partenza all'ultimo di Camplone e dalle incognite degli argentini su cui Druda mette più di una mano sul fuoco.
L'inizio stagione non può che risentire le difficoltà successive all'avvento del nuovo tecnico: la stagione si apre con un pareggio in rimonta tutt'altro che esaltante contro il modesto SULMONA, e dopo quattro turni i biancorossi racimolano la miseria di 4 punti con sconfitte senza appelli a CASOLI e FRANCAVILLA.
La classifica non entusiasma ma è solo l'inizio: alla quinta di campionato il PENNE supera in casa la SANTEGIDIESE (2-0) e da il via ad una serie di ben undici risultati consecutivi tra cui spiccano la vittoria 2-0 nel derby col LAURETUM, il pareggio sfortunato in casa della RENATO CURI ANGOLANA ed il successo di misura sul difficile campo del MONTEREALE firmato da Pecoraro su punizione davanti a circa 150 pennesi di cui molti arrivati in pullman.
Nel mezzo il match-clou di Pescina contro i biancazzurri di Bixio Liberale, a sopresa in vetta alla classifica: per i biancorossi l'occasione di raggiungere i marsicani in vetta dopo il bel filotto di risultati; biancorossi in gran spolvero sbloccano il match con Pecoraro e raddoppiano ad inizio secondo tempo con Panico. Sembra fatta ma la reazione dei locali è veemente e porta al pari proprio sul finale con tanto di rissa spaventosa in tribuna che provocherà non poche polemiche e che vedrà i marsicani arrivare al ritorno a PENNE con un pullman scortati dalle forze dell'ordine.
La classifica sorride ai ragazzi di Donatelli che tuttavia vanificano gli sforzi a cavallo tra fine andata/inizio ritorno con una serie di risultati negativa che culminerà con la netta sconfitta (0-3) a GUARDIAGRELE in un altro scontro diretto al vertice (anche qui curva piena di tifosi biancorossi) con Sabatino sugli scudi.
Biancorossi che faticheranno a rialzarsi ed in casa arriveranno scoppole con NOTARESCO (1-2) e CASOLI (2-4) inframezzate dalla tutt'altro che esaltante vittoria in rimonta di SULMONA (2-1).
Il PENNE tuttavia tornerà a ruggire con un Landeiro in più a centrocampo e con la decisione del presidente Di Simone di tornare a furor di popolo a giocare al Vecchio Comunale. Una decisione che riavvicinerà ulteriormente il pubblico pennese ma che non porterà grandi frutti da un punto di vista di risultati: tolto l'esordio contro il LUCO DEI MARSI (vittoria sofferta 1-0) infatti, i biancorossi non vinceranno più tra le mura amiche collezionando pareggi tra cui lo 0-0 con il PESCINA malgrado l'assalto all'arma bianca in uno stadio militarizzato con i tifosi ospiti scortati e il pullman preso a sassate a fine partita.
Il cammino interno stentato tuttavia sarà compensato dall'ottimo rendimento esterno con gli exploit di MOSCIANO (2-1) e MONTORIO (2-0) che terranno i biancorossi sempre in bilico in zona playoff ma fuori dai giochi per il primato anche a causa dei tanti rigori falliti prima del rush finale.
Malgrado ancora attaccati al treno di vertice composto da RENATO CURI ANGOLANA e dalle sorprese GUARDIAGRELE e PESCINA i biancorossi avanzeranno anche in Coppa Italia ottenendo a distanza di diversi anni l'accesso alla finale dopo la rocambolesca semifinale con il NOTARESCO vinta 2-1 al Comunale all'andata e persa 2-3 in casa dei rossoblu con qualificazione (in virtù del maggior numero di reti in trasferta) conquistata solo in pieno recupero grazie ad un disperato colpo di testa dell'estremo difensore Zirpolo salito a saltare nell'assalto finale. La finale sarà tuttavia amara per gli uomini di Donatelli che si arrenderanno al FRANCAVILLA che vincerà l'andata al Comunale (2-0 doppietta di Centanni) rendendo vana la successiva vittoria pennese (1-0) al "Valle Anzuca". FRANCAVILLA che tuttavia sul più bello nella fase nazionale dovrà rinunciare al salto in D nel vero e proprio "spareggio" di semifinale con i pugliesi del SAN PAOLO BARI: vittoria 2-1 a Francavilla ma sconfitta 1-0 nel quartiere barese al termine di una gara a detta dei giallorossi non svolta nei termini di regolamento tra intimidazioni verbali e non solo ai propri giocatori,
Il rush finale del campionato mette di fronte i biancorossi ad una serie di incontri cruciali: in casa in un Comunale blindato per i fatti dell'andata il PENNE non va oltre lo 0-0 con il PESCINA capolista che resiste agli assalti pennesi e ringrazia per un calcio di rigore fallito da Panico nel primo tempo.
Con il vertice della classifica ormai lontano il PENNE si complicherà ulteriormente la vita in ottica playoff pareggiando a SILVI, quindi perdendo clamorosamente lo scontro diretto con il GUARDIAGRELE di Donato Anzivino: decisivo un piazzato dell'ex Sabatino che condannerà i biancorossi alla sconfitta e regalerà tre punti insperati all'undici granata primo in classifica in coabitazione con la RENATO CURI ANGOLANA.
L'ultima settimana è sconsigliata ai deboli di cuore: in caso di parità di punti a vincere il campionato sarebbe la squadra in vantaggio negli scontri diretti, in questo caso la RENATO CURI ANGOLANA; i guardiesi tuttavia scoveranno una falla nel regolamento che non contemplava tale eventualità, derogando in tal senso alla regola generale dello spareggio. Situazione questa definita solo pochi giorni prima della fine del torneo tra la furia e le minacce di non scendere in campo della RENATO CURI ANGOLANA.
Ad ogni modo il PENNE non deve deconcentarsi e vincere a NOTARESCO per assicurarsi la disputa dei playoff: in terra teramana con i biancorossi seguiti da un pullman di tifosi sarà vittoria 2-1 e qualificazione agli spareggi da quinta classificata.
Il resto è storia nota: la RENATO CURI ANGOLANA supera il PIANELLA (4-1) ma è costretta allo spareggio vista la vittoria clamorosa del GUARDIAGRELE che in pieno recupero piega i cugini del CASOLI (2-1) salvando in extremis la stagione e accedendo al contestato spareggio.
Non c'è il minimo tempo a disposizione e mercoledi si torna subito in campo all'Angelini di Chieti per lo spareggio: nerazzurri furiosi, sotto di un go lnel primo tempo pareggiano nella ripresa ma non riescono ad andare oltre. Si va ai calci di rigore che terminano con la clamorosa vittoria del GUARDIAGRELE e con la RENATO CURI che minaccia di non presentarsi ai playoff della domenica subito successiva in casa dei biancorossi.
La gara del Comunale si disputa regolarmente con i nerazzurri che entrano in polemica anche con la società del presidente Di Simone "reo" di non aver accordato un rinvio: il PENNE approfittando anche della precaria situazione psicologica avversaria vincerà agevolmente l'andata per 2-0 con eurogol di un giovanissimo Palmarini e raddoppio di Pecoraro. Nella gara di ritorno (con due risultati su tre a disposizione in caso di vittoria con due reti di scarto per gli angolani) il match scorrerà via tranquillo fino alla rete di Di Matteo per i locali che le proveranno tutte ma alla fine dovranno inchinarsi ai biancorossi che giungeranno in finale.
Finale playoff contro l'altra sorpresa MONTESILVANO: la squadra di mister Ciarrocchi prima beffa il PESCINA in campionato battendola e facendogli perdere la leadership del campionato, poi si permette il lusso di eliminare proprio i marsicani negli spareggi (2-2 a Montesilvano e vittoria a sorpresa 2-1 a Pescina).
La finalissima si gioca a Giulianova in uno stadio stracolmo: il PENNE soffre nei primi minuti l'intraprendenza neroverde con l'esperto Antenucci ed il giovanissimo Vespa sugli scudi, ma poi apre le marcature con Panico e dilaga nella ripresa grazie a Lalli e Masini per il secco 3-0 finale che vale l'accesso alla fase Interregionale.
Sale l'attesa e la foga in casa pennese per il ritorno al campionato Interregionale a distanza di tanti anni: il sorteggio accoppia i pennesi alla matricola URBISALVIENSE squadra del piccolo centro di Urbisaglia nel Maceratese. L'andata al Comunale vede un PENNE in campo contratto, ospiti quadrati ed attenti a non prenderle, il finale sarà 0-0 che lascerà tutto aperto per il ritorno.
La gara di ritorno si gioca ad Urbisaglia malgrado le vane richieste in settimana della società di spostare la sede del match all'Helvia Recina di Macerata per permettere la larga affluenza pennese: si giocherà lo stesso a Urbisaglia ed i biancorossi seguiti da diversi pullman ed auto private giocheranno praticamente in casa ottenendo il successo 1-0 grazie ad un guizzo di Del Gallo ad un quarto d'ora dal termine e l'accesso alla fase decisiva per la promozione contro i laziali dello SPES MENTANA guidati dall'ex bomber del Chieti, l'intramontabile Stefano Sgherri in attacco.
La gara d'andata sarà pressochè identico al canovaccio dell'andata con i marchigiani: 0-0 ma questa volta tante occasioni da gol neutralizzate dall'esperienza della squadra laziale. Al ritorno succederà di tutto: anche in questo caso negata la disputa del match in un impianto maggiormente idoneo, circa 400 i tifosi pennesi stipati dietro una postazione indegna alle spalle di una porta del campo su di un piazzale sterrato e mille furbate laziali negli spogliatoi e non solo.
La cronaca vede i padroni di casa subito in vantaggio e PENNE in dieci per l'espulsione di Alejandro Lalli (espulso alla pari di un avversario per reciproche scorrettezze). Il match sembra aver preso una brutta piega per i biancorossi che tuttavia piazzano l'insperato uno-due con una fantastica doppietta di Panico che permette di andare negli spogliatoi con il rassicurante vantaggio di 2-1 ed ora con due risultati su tre a disposizione.
Nella ripresa la reazione dei romani è veemente e porta prima al pareggio poi alla rete del 3-2...mister Donatelli ad una manciata di minuti dal termine prova la mossa della disperazione e mette dentro Gerardo Masini che con un pallonetto dei suoi a due passi dalla porta causerà l'autorete che varrà il 3-3 e di nuovo la qualificazione a dieci minuti dal termine. Tutto finito? Neanche per sogno perchè neppure il tempo di esultare ed una conclusione disperata da oltre 30 metri di locali pescherà il jolly sotto l'incrocio dei pali: 4-3 per lo SPES e sogno svanito.
Si torna dunque a PENNE tra le lacrime e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante svanito solo sul filo di lana; non c'è tempo di rammaricarsi tuttavia perchè i progetti per il futuro sono importanti e l'ingresso di nuovi soci ed un nuovo presidente regalerà di nuovo sogni al popolo vestino.
ECCELLENZA 2003-04 (5° posto)
Guardiagrele | 62 | Francavilla | 44 |
R.Curi Angolana | 62 | Alba Adriatica | 44 |
Pescina | 61 | Notaresco | 43 |
Montesilvano | 53 | Casoli | 40 |
PENNE | 52 | Pianella | 40 |
Santegidiese | 49 | Montorio 88 | 35 |
Montereale | 46 | Mosciano | 33 |
Lauretum | 45 | Silvi | 31 |
Luco dei Marsi | 45 | Sulmona | 27 |
GUARDIAGRELE promosso in Serie D
SULMONA, SILVI (playout) e MOSCIANO (playout) retrocesse in Promozione
Spareggio promozione: GUARDIAGRELE-RC Angolana 1-1 (6-5 dopo rigori)
Spareggio salvezza: CASOLI-Pianella 1-1 (7-6 dopo rigori)
Playoff:
Semifinali - PENNE-RC Angolana 2-0 0-1; MONTESILVANO-Pescina 2-2 2-1.
Finale: Montesilvano-PENNE 0-3
Spareggi Nazionali:
1°turno - PENNE-Urbisalviense 0-0 1-0
Finale: Penne-SPESE MENTANA 0-0 3-4
Playout:
Mosciano-MONTORIO 88 1-1 0-0
Silvi-PIANELLA 1-2 1-0
Coppa Italia (il cammino del Penne):
1°turno: Manoppello Arabona-PENNE 1-2 0-4
2°turno: Lauretum-PENNE 0-3 2-2
3°turno: Alba Adriatica-PENNE 3-3 2-4
Semifinale: PENNE-Notaresco 2-1 2-3
Finale: Penne-FRANCAVILLA 0-2 1-0
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